La procura di Roma ha aperto un'inchiesta sul blitz avvenuto venerdì a Palazzo Bonaparte, dove alcune attiviste del movimento ecologista «Ultima Generazione» hanno imbrattato con una zuppa di verdura il quadro di Vincent Van Gogh «Il seminatore». Ieri sul tavolo dei pm è arrivata l'informativa dei carabinieri ed è stata aperta l'indagine. Alle ragazze coinvolte, iscritte nel registro degli indagati, sarà contestato il reato previsto dall'articolo 518 duodecies relativo al «deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici». Si tratta di fattispecie a tutela del patrimonio culturale che prevede una condanna da due a cinque anni. Un esponente di «Ultima Generazione», tale Michele, ostenta indifferenza: «L'indagine? Non ci interessa e andiamo avanti perché vogliamo evidenziare le responsabilità dei veri criminali. Il governo comincia a combatterci perché sa di essere criminale e nasconde la testa sotto la sabbia».
Sull'azione di venerdì è ieri intervenuto anche il neoministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, secondo cui azioni come quelle dei presunti ecologisti «sono atti di vandalismo assolutamente deprecabili che tra l'altro vanno contro anche quelle che sono le loro presunte finalità, perché nel
concetto di natura da preservare noi dobbiamo ricomprendere quelle opere che sono frutto dell'ingegno dell'umanità. Quindi altro che difensori dell'ambiente, i protagonisti di queste azioni sono nemici giurati dell'ambiente».
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