La vera storia di Israele (l'unico aggredito). Uno Stato palestinese? Lì non è mai esistito

Nel '48 nasce la nazione ebraica col riconoscimento internazionale. Il West Bank conquistato nel '76 era in mani giordane. E tutte le trattative, da Oslo in poi, si sono chiuse con i "no" di Arafat e successori

La vera storia di Israele (l'unico aggredito). Uno Stato palestinese? Lì non è mai esistito

È l'ora di accorgersi che i palestinesi non sono vittime altro che di se stessi. Se potranno continuare sulla loro strada, proseguiranno come Al Qaida e Isis fino nel cuore dell'Occidente. È ora di cambiare: questa è una guerra fondamentale che deve battere il terrorismo, può invadere il mondo se non viene fermato in Israele. Deve finire l'illusione pietistica che i palestinesi siano le vittime di Israele: è vero il contrario. Israele è l'aggredito. Ogni offerta di pace è stata rifiutata. Occorre ristabilire la verità storica contro le bugie che inondano l'opinione pubblica. Chi descrive i palestinesi, specie quelli di Gaza, come vittime dell'oppressione, nega la prima di tutte le verità storiche: Gaza vive sotto il tallone di Hamas indisturbata dal 2005, non è occupata, il livello di vita della sua popolazione, che si è moltiplicata fino a 2 milioni da poche centinaia di migliaia, è pari a quello medio alta del mondo arabo. La reclusione che lamenta è solo dovuta a motivi di sicurezza. La povertà, al cinismo e alla corruzione della sua leadership. Anche il West Bank è stato liberato dalla presenza ebraica negli anni '90, il 98% della sua popolazione vive governata solo dall'Anp, lo stato definitivo per l'istituzionalizzazione del governo di Abu Mazen attende un accordo che i palestinesi hanno sempre rifiutato. Così stabiliscono anche le risoluzioni dell'Onu: è falso che esista una «occupazione illegale».

Non c'era nessuno stato nei territori che Israele dovette occupare con la Guerra del '67 e che erano illegalmente occupati dalla Giordania. Nessuno stato palestinese, mai esistito. Gaza è una storia a parte, passata dalle mani degli egiziani a Israele suo malgrado. Ma nei secoli, dal 140 dC hanno lottato per vivervi le comunità ebraiche poi espulse nel 1919 dagli ottomani, e definitivamente eliminate dagli arabi negli anni '20. Oggi lamenta di essere una prigione a cielo aperto: ma i movimenti limitati sono dovuti alle aggressioni terroristiche. Pure, Israele ha sempre lasciato che Gaza venisse rifornita, finanziata, curata. Le molte guerre di aggressione di Hamas sono state sottovalutate, e lo sgombero del 2005 è stato un errore, si dice. Ma adesso dopo le mostruosità e le 1.300 creature inermi uccise bestialmente, Israele deve riaffermare il diritto alla vita della popolazione.

L'accusa più corrente è quella di colpire per vendetta i civili di Gaza. Non è vero. Hamas disloca missili e centri di comando in aeree densamente popolate, moschee, ospedali, scuole. Ogni civile colpito è per Hamas uno strumento di propaganda. Israele cerca di contenere il numero di innocenti colpiti, usa gli avvertimenti preventivi. Ma se non destruttura Hamas, con quelle armi, quegli uomini si produrranno continue ripetizioni del lancio di missili e delle atrocità. Questo non è possibile. Israele ha spesso fermato operazioni perché erano stati individuati bambini nell'area. Invece, Hamas vede nei bambini un punto debole con cui fiaccare il nemico. Stavolta tanti bambini sono stati rapiti. E anche decapitati. Non c'è confronto nel cercare di annichilire la leadership che fa della sua popolazione lo scudo umano del terrore e il sistematico sgozzamento di civili. Nel 2009 dopo una delle guerre di Gaza il giudice Goldstone compilò, incaricato dall'Onu, un'inchiesta sui crimini compiuti: prima accusò Israele, per poi denunciare quanto Hamas approfitta dei suoi cittadini facendone scudi umani.

La base teorica dell'odio palestinese è generale: Abu Mazen ha detto che gli ebrei non appartengono al Medio Oriente, ma sono colonizzatori europei, e che Hitler li ha perseguitati per la loro ignominia. Si chiama antisemitismo, delegittimazione. L'intera storia della presenza ebraica in Israele, a volte viene vista erroneamente come una presenza coloniale nella Palestina occupata: ma sono i palestinesi i recenti immigrati da Siria ed Egitto. La storia: il popolo ebraico ha la sua origine, la sua terra e la cultura della Bibbia, dal 1.600 aC. Gerusalemme è diventata capitale del regno di Israele nel 1.000 aC. Il Tempio è stato distrutto prima dai babilonesi, poi dai Romani nel 70 dC. Sulle sue rovine si costruì prima una basilica, poi la moschea. Ma nonostante i tentativi di cancellarla, c'è una massiccia evidenza storica, letteraria, archeologica dei secoli in cui gli ebrei sono rimasti attaccati a Gerusalemme nonostante le dominazioni greche, romane, dei mamelucchi, degli ottomani, e poi degli inglesi che sostituirono i turchi con il mandato britannico stabilito dalla Lega delle Nazioni. È proprio la decolonizzazione che riconsegna agli ebrei la loro terra, mentre cresce il movimento sionista, con la dichiarazione Balfour del 1917 che disegna «una casa nazionale» molto maggiore del territorio che Israele riceverà dall'Onu del 1948, e poi gli accordi di Sanremo, che nella legalità internazionale mandano avanti la creazione dello Stato ebraico. Il terrorismo arabo filonazista era già molto fiorente mentre nessuno stato palestinese è mai esistito. I leader arabi stessi includono quest'area nella Grande Siria e i palestinesi aumentarono di numero solo quando gli ebrei si misero al lavoro in una terra abbandonata e incolta. Più del 90% di quelli che si dichiarano oggi palestinesi giunsero con le migrazioni.

L'intenzione di Israele di condividere l'area con il mondo arabo è stata rifiutata: ma la Giudea e la Samaria, il West Bank, non sono mai state parte di nessuna Palestina, termine coniato dai Romani per cancellare la presenza ebraica. Erano illegalmente occupate dalla Giordania dal 1950 e nessuno ha mai protestato. Dal '67 sono l'epicentro di una rivendicazione che parla di un'illegalità inesistente. La loro conquista è dovuta a una risposta a un attacco giordano e le risoluzioni Onu non assumono affatto che siano lo stato palestinese, ma asseriscono che la loro appartenenza è legata a una trattativa. La trattativa, sin da Oslo, si è sempre conclusa con un nettissimo rifiuto da parte palestinese: Arafat a Camp David nel 2000, cui seguì l'Intifada e poi Abu Mazen ad Annapolis nel 2007. Lo scopo era e resta quello dell'eliminazione di Israele, che Hamas ha trasferito nel campo religioso-ideologico. «Due Stati per due popoli» è stato anche per Fatah un cavallo di Troia, specie quando lo strumento del terrorismo diviene arma di sterminio di massa: durante la seconda Intifada fra il 2000 e il 2003 quasi 2mila ebrei furono uccisi sui bus, per strada. La politica dell'Anp è quella di non condannare mai il terrorismo, anzi di fornire ai terroristi un vitalizio ogni volta che vengono catturati o alle famiglie se muoiono. Il premier Ariel Sharon si immaginò un futuro di amicizia dando a Gaza aiuti, strutture agricole e industriali. Jihad Islamica e Hamas ne hanno fatto la punta di diamante di una strategia di attacco contro Israele e contro l'Occidente.

Oggi non c'è modo di immaginare un futuro avendo vicino Hamas che viola tutti i diritti umani e ordina di uccidere gli ebrei. Ogni giorno i terroristi agiscono sul territorio israeliano nonostante Israele si sia sempre preso cura dei suoi malati, dei bimbi, persino della moglie di Ismail Hanye.

Non c'è mai stato accanimento sulla Striscia, i soldi degli aiuti, l'acqua, il gas, le medicine, la benzina sono state forniti in quantità. Ma Israele deve poter contare sul consenso del mondo quando cerca di cancellare il mostro che minaccia tutti noi.

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Avatar di Acquachiara Acquachiara
15 Ott 2023 - 17:33
@cherry68 delle 19,37: Fa bene, di conoscere non si finisce mai. Canaan, la terra promessa da un Dio al suo popolo, sa, la Bibbia. Un racconto che ha cementato quel popolo. Cananei, Moabiti, Amorrei, Ittiti, Edomiti, Amalechiti, genti e tribù che prendevano il nome dai posti in cui abitavano; non avevano una identità propria, e perciò sono spariti senza lasciarvi traccia; a differenza degli Ebrei, che tracce ne hanno lasciate e tante, e sono ritornati ad abitare lì... e parlano ancora la lingua di Abramo. Saluti.
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Avatar di Calmapiatta Calmapiatta
13 Ott 2023 - 10:28
Israele e la questione palesti ese, sono un bubbone che l'occidente a guida anglosassone ha sempre ignorato, permettendo a Israele di agire senza scrupoli, mentre gli USA inciuciavano con i vari leaders palestinesi per i loro interessi. Il risultato è un disastro politico, economico e umano. Le ipocrisie servono a poco.
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Avatar di Ruggerolivi Ruggerolivi
13 Ott 2023 - 10:38
@Calmapiatta Esatto, le ipocrisie servono a poco. E' lampante che i Palestinesi , o meglio gli arabi non vogliano convivere con gli Ebrei.
Avatar di Ito Ito
13 Ott 2023 - 18:36
@Calmapiatta Israele nel 1948 ha ricevuto territori britannici e non arabi. Come la Giordania due anni prima però mai contestata da altri arabi o da coloro che si definiscono palestinesi per fingere un legame storico con la Palestina che non c'è.
Avatar di magicmirror magicmirror
13 Ott 2023 - 10:45
Mi congratulo con il giornalista per l'indubbia fantasia ....... mai esistito uno stato palestinese, ma ci abitava della gente, e mai esistito uno stato israeliano perchè di sionisti neanche l'ombra.
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Avatar di Acquachiara Acquachiara
13 Ott 2023 - 11:08
@magicmirror 10,45: Mah, fantasia. Quello che un tempo c'era può ritornare, anche dopo 2000 anni quando la sua memoria rimane nell'anima di un popolo unito da lingua, religione, tradizioni, cultura... una Nazione insomma, che ritrova il suo territorio e dopo 2000 anni vi può ricostituire il suo Stato. Quello che non c'è mai stato invece non basta dargli un nome per farlo esistere. Va bè. Saluti
Avatar di niran 46 niran 46
13 Ott 2023 - 11:08
@magicmirror nessuna fantasia ma realtà storica. Le tue conclusioni sono semplicimente ridicole.
Avatar di Madmax23 Madmax23
13 Ott 2023 - 12:51
@magicmirror mi sa che il nickname è azzeccato... ;)
Avatar di AFC1950 AFC1950
13 Ott 2023 - 11:40
Grazie Fiamma Nirenstein, l'articolo più completo che ho letto negli ultimi tempi.
Avatar di marcat marcat
13 Ott 2023 - 19:29
@AFC1950 concordo
Avatar di scidecom scidecom
13 Ott 2023 - 11:41
Una Fiamma che fa luce per l'ennesima volta sulle tenebre dell'ignoranza riguardo la questione israeliana ed i soprusi, gli insulti, le fake news che lo stato legittimo di Israele deve sorbirsi.

Purtroppo, continua ad esserci gente cui piace restare ottenebrata, preferendo brancolare nel buio dell'ignoranza, nonostante la Storia, i fatti, la cronaca: cosa grave, volutamente.
Avatar di proteus69 proteus69
13 Ott 2023 - 11:59
Parole Sante, Nirenstein.

Sono cose che noi pro Israele conosciamo bene, ma tutti gli altri pro Hamas ignorano.

Questi pro Hamas non si rendono conto che i terroristi sono già qui da noi in Occidente da molto tempo.

E solo un atteggiamento duro, efficace e pratico come Israele può salvarci da questi sottoprodotti dell'Umanità.

Il mondo deve imparare da Israele e dalla sua storia.
Avatar di Nahum Nahum
13 Ott 2023 - 12:24
Solidarietà alle vittime della aggressione di Hamas, ma cio' detto la ricostruzione di Nierenstein non sta in piedi. I territori occupati restano occupati e non esiste uno stato palestinese (per altro palestina é il termine che esiste da 20 secoli, mica 2 giorni e certo i romani non erano filo arabi ma amavano cambiare o dare nomi latini alle loro conquiste). Che i palestinesi siano dal lato sbagliato della storia e che abbiamo fatto errori di valutazione marchiani é ovvio ma con cio' non mi si dica che Israele non ha commesso nessuna violazione del diritto internazionale perché non é vero.
Avatar di Acquachiara Acquachiara
15 Ott 2023 - 13:09
@Nahum 12,24: Il "diritto internazionale" è frutto di convenzioni che valgono solo rebus sic stantibus e solo sinchè ciascuno considera i propri valori compatibili con gli accordi raggiunti. Gli Arabi palestinesi (arabi cioè che vivono nei territori denominati dai romani Palestina dopo la conquista dei regni d'Israele e di Giuda) si appellano a diritti ma rifiutano tutti gli altri doveri perchè incompatibili con la Jihad... e se non c'è un accordo non ce ne può essere la violazione. Saluti
Avatar di berand berand
13 Ott 2023 - 12:58
Visto che gli israeliani sanno bene cosa vuol dira non avere una patria, gli costa così tanto darne uba, per quanto piccola, ai palestinesi? Si vede di sì. Come si fa presto a cambiare opinione quando si passa dall'altra parte...
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Avatar di scidecom scidecom
13 Ott 2023 - 13:45
@berand Striscia di Gaza e West Bank, Accordi di Oslo.
Avatar di berand berand
13 Ott 2023 - 13:52
@scidecom intendo uno stato vero, libero, indipendente, con frontiere certe, rappresentanti diplomatiche. Non mi sembra sia così, ma forse mi sbaglio io.
Avatar di Acquachiara Acquachiara
13 Ott 2023 - 13:52
@berand 12,58: Patria, l'ambito territoriale, tradizionale e culturale, cui si riferiscono le esperienze affettive, morali, politiche di un popolo unito da lingua, religione, tradizioni e cultura tanto da distinguerlo come unico e diverso da tutti gli altri popoli. Gli Israeliani la loro Patria l'hanno sempre avuta, benchè sradicativi a forza, ma per duemila anni sono sempre stati lì col cuore e col pensiero... e alla fine nella loro patria ci sono tornati; chi altri ci vive, è solo il posto in cui stanno. Saluti
Avatar di Mordechai Mordechai
13 Ott 2023 - 14:13
@berand La "patria" è stata offerta agli arabi di Palestina almeno quattro volte: nel '47 dall'ONU, nel 67 da Israele dopo la Guerra dei 6 giorni (prima della quale i famosi "territori" erano occupati da Egitto e Giordania), poi, con oltre il 90% delle richieste palestinesi accolte, nel 2000 da Barak e nel 2008 da Olmert. Hanno sempre detto no, perché il solo scopo degli arabi, palestinesi e non, è distruggere Israele e sterminare gli ebrei, completando i "lavoro" dei nazisti, che tanto piacevano al muftì di Gerusalemme.
Avatar di Quetzalcoatl Quetzalcoatl
13 Ott 2023 - 16:25
Israele aveva un premier che avrebbe potuto portare alla pace tra israeliani e palestinesi. Si chiamava Yitzhak Rabin.
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Avatar di LuPiFrance LuPiFrance
13 Ott 2023 - 18:56
@Quetzalcoatl con i se e con i ma ....
Avatar di Acquachiara Acquachiara
14 Ott 2023 - 11:26
@Quetzalcoatl 16,25: Mah. Per fare la pace bisogna essere in due.
Avatar di LuPiFrance LuPiFrance
13 Ott 2023 - 18:56
Quindi anche l'Istria è un territorio occupato!
Avatar di Acquachiara Acquachiara
14 Ott 2023 - 13:08
@LuPiFrance 18,46: Definire "occupato". Per qualcuno lo sarebbero anche Alto Adige e Sardegna, ma ce ne siamo fatti una ragione senza metterci in statuto l'eliminazione dell'Italia nel nome della Jihad.
Avatar di cherry68 cherry68
13 Ott 2023 - 19:37
Ho condiviso l'articolo con i familiari, è bene far conoscere la storia.
Avatar di Acquachiara Acquachiara
15 Ott 2023 - 17:33
@cherry68 delle 19,37: Fa bene, di conoscere non si finisce mai. Canaan, la terra promessa da un Dio al suo popolo, sa, la Bibbia. Un racconto che ha cementato quel popolo. Cananei, Moabiti, Amorrei, Ittiti, Edomiti, Amalechiti, genti e tribù che prendevano il nome dai posti in cui abitavano; non avevano una identità propria, e perciò sono spariti senza lasciarvi traccia; a differenza degli Ebrei, che tracce ne hanno lasciate e tante, e sono ritornati ad abitare lì... e parlano ancora la lingua di Abramo. Saluti.
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