Nell'assise consiliare di Verona, questa notte, è stato votato un provvedimento contro l'aborto. Proprio durante il quarantesimo anniversario dell'approvazione della legge 194. Una mozione anche simbolica, che prevede, tuttavia, anche lo stanziamento di risorse per quelle associazioni che operano in materia di prevenzione delle interruzioni di gravidenza. Un'alzata di mano favorevole, forse in maniera inaspettata, è arrivata dagli scranni occupati dai consiglieri del Pd.
"Ho votato a favore perché sono favorevole a qualsiasi iniziativa a sostegno della vita che può essere in questo caso sostegno della vita nascente oppure dell'immigrazione". Ha esordito così il capogruppo del Partito Democratico nel consiglio comunale della città veneta, per far conoscere la motivazione alla base della sua scelta di votare a favore della mozione che tanto sta facendo discutere. Parere che non è risultato decisivo ai fini dell'approvazione, ma che ha sollevato una bufera dalle parti della sinistra italiana. Non sono in pochi gli esponenti, del Pd o di formazioni appartenenti a quell'area politica, che stanno esprimendo forte contrarietà rispetto alla decisione presa dal consigliere comunale.
Carla Padovani ci ha tenuto a sottolineare, all'interno di un'intervista rilasciata a TV2000, che è uno dei codici del partito cui appartiene a prevedere la libertà di coscienza: "Sull'aborto è un fatto di coscienza. Il codice etico del Pd del 2008 parla all'articolo 2 di libertà di coscienza". E ancora: "Faccio quindi riferimento a questo. La legge 194 ha 40 anni, è nata prima del Pd. Su questa legge non mi pare che ci sia una linea chiara del partito. Questo è un classico voto di coscienza. La difesa della vita è un valore universale".
L'esponente della formazione guidata da Maurizio Martina ha premesso di aver votato "Ia parte deliberativa della mozione in cui si diceva che si stanziavano fondi a sostegno di quelle associazioni che lavorano per la vita". Non tutta la mozione, quindi, ma solo una parte. La Padovani ha anche evidenziato di non aspettarsi lo scoppio di una vera e propria polemica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.