Quel vertice improvvisato. "Siamo i Promessi sposi"

Elezioni e Quirinale nel faccia a faccia

Quel vertice improvvisato. "Siamo i Promessi sposi"

Non si registrava da tempo un faccia a faccia tra Salvini e Meloni. L'ultima volta è stata ben prima che la coalizione di centrodestra inciampasse nella gaffe sul cda Rai, quando il membro indicato da Fratelli d'Italia - unico partito all'opposizione - è rimasto fuori dal board che controlla la tv di Stato. E dai sorrisi, dai selfie e dai commenti rilasciati subito dopo, c'è subito da sottolineare che sia il leader leghista che la numero uno di Fratelli d'Italia non vedevano l'ora di guardarsi in faccia e confrontarsi e dirsi: «Siamo i Promessi sposi». È accaduto appunto sulle sponde del lago di Como a Cernobbio. L'incontro, un fuori programma, è avvenuto sotto lo sguardo vigile del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e dell'europarlamentare di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza. Si è parlato ovviamente di elezioni amministrative. I due partiti stanno accelerando sulla campagna elettorale incrociando forze e idee soprattutto sull'asse Roma e Milano dove è concreta, sostengono Meloni e Salvini, la possibilità di vincere.

Dopo il voto negativo in Commissione sanità sul green pass da parte della Lega, la Meloni aveva pubblicamente apprezzato la ritrovata unità con l'alleato. E la volontà comune di «smussare i toni e di tagliare le distanze» si è manifestata chiaramente ieri nel corso del breve faccia a faccia.

Si è parlato anche di Quirinale e del futuro del governo Draghi. E anche qui è stata certificata una ritrovata sintonia. Il centrodestra si ritroverà a ogni elezioni. Come per le elezioni di ottobre così per le prossime politiche. Non c'è un piano B. Concetto che poi la Meloni ha ripetuto ai cronisti presenti al Forum. «Per me esiste solamente l'alleanza di centrodestra - spiega -, sono abbastanza ottimista che nel 2023 il centrodestra si presenterà compatto e anche sul fatto che possa avere, per il tramite del consenso degli italiani, la possibilità di governare». Stesso entusiasmo lo mostra il leader del Carroccio: «I rapporti con la Meloni? Sono ottimi». E predice: «Governeremo insieme. Sui tempi, però, bisogna chiedere a Draghi».

E su Draghi ha parlato la stessa leader di Fratelli d'Italia. «Non ho ancora gli elementi per dire se Fratelli d'Italia lo voterebbe come presidente della Repubblica. È una persona di grandissima autorevolezza ma il punto è ancora capire se intende utilizzarla per difendere l'interesse nazionale in Europa oppure no». «Sicuramente a favore di Draghi - conclude - c'è il fatto che è ragionevole ritenere che se andasse al Quirinale sarebbe più facile arrivare a delle elezioni anticipate quindi dare a questa nazione un governo con un forte mandato popolare e una visione chiara»

Il selfie Meloni-Salvini sul lago di Como è divenuto subito messaggio politico. Claudio Borghi (Lega) lo accoglie su Twitter con un enfatico: «È la foto che volevo vedere!» Ma anche Sestino Giacomoni (Forza Italia) riconosce alla foto un messaggio positivo.

«Il selfie Meloni-Salvini spazza via mesi di illazioni e false ricostruzioni sull'unità del centrodestra - commenta il membro del Coordinamento di presidenza azzurro -. Un valore da preservare e alimentare ancora di più, affinché si possa giungere al 2023 con una squadra e un programma ben definiti da sottoporre al vaglio popolare».

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