Bufera sui vigili a Milano. Verso l'ora di pranzo di ieri ha cominciato a girare un video, diventato subito virale, in cui si vedono quattro agenti che colpiscono con il manganello una persona, all'apparenza una donna ma rivelatosi poi un transessuale, brasiliano irregolare con precedenti, l'ammanettano e lo caricano in macchina. Nelle immagini girate da alcuni studenti dell'Università Bocconi, che durano circa 2 minuti, si vede una persona scalza, jeans e camicetta viola, capelli raccolti, a terra, mentre i tre agenti la colpiscono con il manganello. Le spruzzano spray urticante sul volto, poi un altro colpo al costato. La persona si siede, mentre un agente l'ammanetta, un altro la colpisce ancora. Poi viene caricata in macchina.
Subito arrivano le prime indignate reazioni con la senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, ucciso a Roma nel 2009 mentre era sottoposto a custodia cautelare: «Le immagini sono gravissime: siamo di nuovo di fronte a scene terribili che mostrano ancora una volta un accanimento, da parte di persone in divisa, contro soggetti più fragili. Sembrano immagini provenienti dagli Stati Uniti e invece siamo a Milano. Un uso della forza sproporzionato e, dalle immagini, immotivato. Qualunque reato abbia commesso la donna non giustifica una reazione della Polizia Locale così violenta. Occorre fare piena luce e accertare le responsabilità su quanto accaduto. Intendo andare fino in fondo su questa vicenda, finchè non saranno chiarite tutte le dinamiche e sul caso presenterò una interrogazione». Il capogruppo PD in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino parla di «immagini disgustose, qualsiasi sia il contesto e qualsiasi cosa sia accaduta prima». Per Stefano Maullu, deputato di Fdi e coordinatore milanese «gli agenti della polizia locale hanno fatto il loro dovere, evitando che quella persona potesse dar seguito alle minacce ai bambini di una scuola milanese».
Il Comune di Milano annuncia di aver avviato «tutte le verifiche per capire cosa è successo, quali siano le responsabilità e quindi i provvedimenti da prendere nei confronti degli agenti coinvolti». Parallelamente la polizia locale di Milano «sta effettuando tutte le verifiche per capire cosa è successo, quali siano le responsabilità e quindi i provvedimenti da prendere». Il comando è in contatto con autorità giudiziaria «per attivare le necessarie azioni della magistratura». Della vicenda è stata informato il procuratore aggiunto Laura Pedio e il procuratore Marcello Viola ha aperto un fascicolo per lesioni, aggravate dall'aver commesso il fatto con abuso dei poteri.
Per potere capire la vicenda è necessario sapere cosa è successo prima del video: i vigili erano stati chiamati alle 8.15 dai genitori della scuola «Casa del Sole» al parco Trotter, in fondo a via Padova, alla periferia nord della città, perché stava importunando i bimbi all'ingresso. L'uomo girava nudo davanti alla scuola. I vigili riferiscono anche che «la zona è sotto osservazione per i fenomeni di bivacco, imbrattamento nonchè consumo, cessione e detenzione di sostanze stupefacenti e atti violenti ad opera di transessuali». Anche gli operatori dell'Amsa che stavano pulendo il parco raccontano di essere stati minacciati di morte più volte dall'uomo. Durante i controlli l'uomo minaccia i ghisa, dichiara di avere l'Aids e si taglia minacciando di infettare i presenti. A quel punto intervengono un'altra volante e il 118. I vigili riescono a mettere, con fatica, l'uomo sull'auto con la cella di contenimento, dove inizia a tagliarsi con delle forcine e a dare testate contro le pareti dell'auto, minacciando gli agenti e simulando un malore. Ma quando gli agenti scendono dalla macchina per prestare soccorso, l'uomo apre la portiera dell'auto di scatto e scappa, all'altezza di via Castelbarco. I ghisa si lanciano all'inseguimento dell'uomo che li colpisce correndo, e grazie all'aiuto di un cittadino in scooter riescono a raggiungerlo in zona Bocconi.
Da qui inizia il video con i vigili che spruzzano spray urticante sul volto dell'uomo e lo colpiscono.I due agenti sono stati dimessi con tre giorni di prognosi, ma ciò che preoccupa di più è l'eventualità che abbiano contratto qualche virus: l'uomo, che ha dichiarato di essere malato di Aids, ha sputato loro in faccia.
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