«C'è stato un incidente. Alla guida dell'auto coinvolta c'è una donna. A bordo anche un bambino».
C'è una svolta alle indagini per la ricerca del piccolo Gioele che non si trova. È la telefonata al 112 fatta da un testimone dell'incidente avvenuto il 3 agosto sull'A20 Messina-Palermo all'altezza della galleria Pizzo Turda tra un mezzo dell'Anas e la Opel Corsa guidata da Viviana Parisi, la dj 43enne di origini torinesi scomparsa quel giorno da Venetico, dove viveva col marito e il figlio di 4 anni. Finora era in dubbio la presenza del bambino, perché le testimonianze erano discordanti: gli operai dell'Anas ricordano solo la donna, mentre i testimoni finora irrintracciabili riferirono della presenza del bimbo. La certezza la si potrebbe raggiungere se questi testimoni, che chiamarono il numero di emergenza, si facessero avanti.
La procura ha fornito il loro identikit: si tratta di una famiglia forse settentrionale composta da padre, madre e due figli adolescenti, maschio e femmina, a bordo di una «berlina grigia metallizzata» o «chiara». Il padre era quasi calvo, abbronzato e indossava una maglietta arancione.
A questo punto, vista la telefonata registrata, le indagini, che erano state estese ad altre aree, potrebbero concentrarsi su Caronia, dove mercoledì è stato fatto arrivare un cane specializzato per la ricerca di resti umani (uno dei 5 presenti in Italia), che è stato indirizzato in punti impervi nel tragitto che va dal guard-rail al traliccio vicino al quale è stata rinvenuta morta Viviana e non ha rilevato nulla. È per questo che si ipotizzava che la madre potesse avere lasciato Gioele, vivo o morto, nel tratto di strada lungo circa 50 chilometri che separa Sant'Agata di Militello da Caronia. Dov'è Gioele? Perché non si trova se era con lei?
Che il piccolo fosse in auto a Sant'Agata di Militello lo attesta il video di una telecamera di sorveglianza privata acquisito dagli investigatori. Il benzinaio da cui Viviana si è fermata per fare rifornimento non si ricorda di lei e di Gioele, ma il video li immortala insieme.
Viviana mentre percorreva l'A20 Messina-Palermo aveva imboccato lo svincolo per il paesino messinese dove si è intrattenuta 22 minuti. Da lì si è rimessa in autostrada con il piccolo a bordo e, dando affidabilità alla telefonata, Gioele non è stato lasciato prima come si riteneva che potesse essere accaduto.
Restano comunque tanti punti oscuri, a cominciare dal perché Viviana abbia mentito al marito dicendo che si stava recando in un centro commerciale di Milazzo e invece sia andata lontano. Secondo uno dei legali, Claudio Mondello (parente del marito Daniele) Viviana stava andando alla Piramide della luce. E ancora, perché si è inoltrata a piedi in quell'area impervia? Ma, soprattutto, perché non c'è traccia di Gioele? È possibile che qualcuno lo abbia preso? Sul traliccio dal quale si ritiene che sia caduta Veronica, volontariamente o accidentalmente o, ancora, colpita da qualcuno, sono stati effettuati altri rilievi. È il terzo sopralluogo del procuratore di Patti, Angelo Cavallo, della polizia scientifica, dei vigili del fuoco e di una geologa.
Ieri il pm ha fatto una riunione e ora le unità cinofile dovranno scandagliare altre zone attorno al luogo del
ritrovamento del corpo, dove insistono dirupi. In uno dei post pubblicati su Facebook Viviana diceva che voleva proteggere Gioele. Da chi o cosa? Lo ha nascosto al mondo per tenerlo al sicuro secondo questo pensiero distorto?
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