Il governo austriaco intende espropriare la casa natale di Adolf Hitler per mettere termine a una battaglia giudiziaria e impedire che divenga un luogo di pellegrinaggio neonazista. Lo ha annunciato il Ministero dell'Interno. «Nel corso di questi ultimi anni siamo giunti alla conclusione che l'esproprio sia il solo mezzo per evitare che la casa sia utilizzata dai nazisti» ha dichiarato il portavoce del Ministero, Karl-Heinz Grundboeck. Il dicastero sta studiando la legittimità costituzionale del caso e poi «assumerà le misure appropriate». La casa dove nacque Hitler il 20 aprile 1889 è situata nel cuore della cittadina di Braunau am Inn. Una lapide in pietra reca la scritta: «Per la pace, la libertà e la democrazia. Mai più fascismo: milioni di morti ci ammoniscono». La casa, dalla facciata gialla, è vuota dal 2011 ed è in corso da allora una battaglia giudiziaria tra il governo e la proprietaria Gerlinde Pommer.
Ogni anno, nell'anniversario della nascita del dittatore Hitler, gruppi di antifascisti manifestano davanti all'edificio, situato al 15 di Salzburger Vorstadt. Nel piano, tuttavia, non si dice nulla del destino della palazzina, se sarà cioè preservata, trasformata o abbattuta.
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