Le elezioni libere sono il simbolo della democrazia. C’è chi vince e chi perde, chi governa e chi fa opposizione. Ma se vince il centrodestra a qualcuno non sta bene. La prima protesta si è registrata lunedì mattina al liceo classico Manzoni di Milano, dove studenti e studentesse hanno deciso di occupare la scuola.
L’occupazione del Manzoni
Mentre in giro per il mondo si scende in piazza per chiedere diritti, al Manzoni hanno deciso di protestare contro l’esito di un voto democratico. Poche idee, ma confuse: “Abbiamo occupato la nostra scuola per parlare e confrontarci sulla situazione in cui versano le nostre vite - si legge in una nota - crisi e disastri climatici sono ormai all'ordine del giorno, provano lentamente ad abituarci a un lavoro precario, sfruttato e mortale, e, come se non bastasse, ci prepariamo ad entrare in una fase politica pericolosa e repressiva, visti gli ultimi risultati elettorali”.
Gli studenti del Manzoni affermano di aver preso coscienza di questa situazione e di non voler restare fermi a guardare. Il presente – denunciano – cerca con ogni mezzo di togliergli il futuro. “Ci siamo presi e prese uno spazio che troppe volte si è dimostrato repressivo e inadatto nel tentativo di dimostrare che non solo è possibile che studenti e studentesse decidano autonomamente di prendersi dei loro spazi, ma che è anche giusto e deve diventare una pratica normalizzata”, il monito del gruppo di alunni: “Se voi ci toglierete dei nostri spazi noi saremo pronti a riprenderceli e non cederemo più su quelle cose che riteniamo indispensabili per la nostra formazione”.
Salvini: “Spero mi invitino per un confronto”
Un ex studente del Manzoni è stato tra i protagonisti delle elezioni politiche. Parliamo di Matteo Salvini, che in conferenza stampa dalla sede della Lega di via Bellerio si è soffermato sulla sua ex scuola:“Ho fatto occupazioni per motivi vari ed eventuali. Si bigiava, figurati se al Manzoni non fanno occupazioni per la vittoria del centrodestra. Conto di venire invitato dai giovani del Manzoni per parlare di futuro. Capisco chi sceglie di occupare e saltare due giorni di scuola”.
Il leader della Lega ha dunque mandato un messaggio agli studenti, invocando un confronto per discutere nel merito: “Sono affettuosamente vicino a chi sta frequentando il liceo che ho frequentato con onore per 5 anni, riempiendo alcune decine di libretti per le giustificazioni”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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