
È stato arrestato un diciassettenne per lo stupro di una donna di 65 anni che stava faceva jogging martedì verso mezzogiorno a Tabina, frazione del comune di Formigine, nel Modenese.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la donna stava percorrendo corricchiando una pista ciclabile in aperta campagna quando il giovane, ospite di una struttura per minori stranieri non accompagnati, l'avrebbe avvicinata in bicicletta, poi fatta cadere e infine trascinata in un fosso poco distante. Qui il giovane avrebbe abusato della donna, tenendole la mano davanti alla bocca per impedirle di urlare e picchiandola. Dopo la violenza il minorenne è sparito in sella alla sua bicicletta e la donna, in stato di choc, ha chiamato i soccorsi. I soccorritori hanno trovato la donna con il volto tumefatto e l'hanno trasportata in ospedale, dove la donna è tuttora ricoverata in stato di choc e con numerosi traumi.
Nel frattempo i carabinieri di Sassuolo hanno rintracciato il minore, identificato grazie all'abbigliamento e al tipo di bicicletta usata, in un vicino centro per minori stranieri non accompagnati, e lo hanno arrestato. «Quanto accaduto ci colpisce profondamente e lascia un senso di dolore, rabbia e smarrimento - dice la sindaca di Formigine Elisa Parenti -. La violenza subita da una donna nella nostra comunità è un fatto gravissimo, che condanniamo con fermezza e senza alcuna ambiguità. Il nostro primo pensiero va a lei, alla sua sofferenza, al coraggio che ha avuto. Come istituzioni abbiamo il dovere di starle accanto, di proteggerla e di garantirle tutto il supporto necessario». Quanto al minore, la sindaca invita a «non cedere alla tentazione della generalizzazione o della strumentalizzazione. La responsabilità è sempre individuale, mai collettiva. La nostra comunità è e resterà unita nei valori della legalità, del rispetto e della convivenza civile. La sicurezza non è solo un tema di ordine pubblico, ma anche il frutto di una comunità che si prende cura di sé stessa. E noi, come comunità, non volteremo lo sguardo dall'altra parte», conclude Parenti.
Resta intanto in carcere il 21enne arrestato in flagranza per lo stupro di una 14enne avvenuto lunedì sera a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il gip del tribunale Veronica Giacoia ha sciolto la riserva accogliendo la richiesta di misura cautelare del pubblico ministero Massimo De Filippo. A parere del gip sussiste infatti il pericolo di reiterazione del reato.
Ieri mattina, in sede di interrogatorio il giovane, di origini egiziane, domiciliato a Rozzano, si era difeso dichiarando che la ragazza, con la quale, a suo dire, aveva già avuto altri incontri dopo averla conosciuta sui social, era consenziente. La minorenne è ancora ricoverata in ospedale con una prognosi di 50 giorni.
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