Disastroso tuffo sincronizzato della coppia italiana Leonarduzzi-Mazzucchi, ai mondiali in corso di svolgimento a Fukuoka. Presi dall'euforia di raccontare un rovesciato, ritornato, con triplo avvitamento, i due di cui sopra, Lorenzo Leonarduzzi inviato Rai, telecronista dell'evento e Massimiliano Mazzucchi, seconda voce destinata al commento tecnico, hanno mancato l'entrata in acqua finendo nel fango, per non scrivere di altra materia meno raffinata. La rassegna di pensieri e parole del sagace Leonarduzzi e del suo compare, in telecronaca, ha avuto momenti di altissimo giornalismo: «..fuma bene, fuma sano, fuma pakistano.. le olandesi sono grosse... come la nostra Vittorioso, eh, grande, eh... ma tanto a letto sono tutte uguali... questa si chiama Harper, è una suonatrice d'arpa, come si suona l'arpa? La si... tocca, la si... pizzica... si-la-do, è questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne soltanto tre...io sapevo che continuava si, la, do, sol, sol, fa». Tutta roba che nemmeno nei peggiori bar di Caracas.
Ma c'è anche dell'altro, perché la premiata ditta ha voluto tornare alla scuola materna e descrivendo la prova dell'azzurro Riccardo Giovannini, ha pronunciato così il nome del tuffatore: «Liccaldo, i cinesi direbbero così». A pensarci bene si potrebbe trattare di un nuovo format dell'ente di Stato, Lo Zoo di Rai 105, edizione rivista e corretta dello zoo di 105, trasmissione radiofonica, diciamo irriverente, di Marco Mazzoli. Tra l'altro il succitato Leonarduzzi era già passato alle cronache di caserma quando, il 20 di aprile del 2018, si era lasciato andare, sul suo profilo Facebook, a questo pensiero «Alles Gute zum Geburstag», Ti auguro il meglio per il tuo compleanno, dedicato non a un collega tedesco ma ad Adolf Hitler. In epoca più recente, al termine del rally di Monza, si era sollazzato con il cognome del pilota estone Ott Tanak: «Mi vogliono far vincere 100 euro se lo dico: donna nanak, tutta Tanak».
Riscosso il dovuto, il Leonarduzzi ha aggiunto altre idiozie in Giappone e, recidivo con diffida, è stato ufficialmente richiamato non soltanto all'ordine ma anche a casa dal capo di Rai Sport, Jacopo Volpi, che nulla ha potuto, e soprattutto ha dovuto fare, per salvare il naufrago che si è così giustificato: «Non si è trattato di una telecronaca. Il microfono era rimasto aperto, ma avevo avuto indicazioni che in onda c'era il tg e non era previsto che fossimo trasmessi su Rai Play». La questione si sarebbe chiusa qui, un severo provvedimento disciplinare, l'immediato rientro al domicilio, un eventuale ridimensionamento di funzioni, le scuse ufficiali come pentimento per una serie di espressioni ingiustificabili anche se a telecamere spente ma a microfoni aperti, come in una scollacciata radio privata.
Però il carrozzone dei politicanti si è immediatamente messo in azione e dunque Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle si sono tuffati, è il verbo giusto, sulla vicenda, hanno chiesto chiarimenti ai vertici Rai che, con i fili scoperti per altre questioni condominiali, caso Facci e affini, ha reagito con la voce dell'amministratore delegato Roberto Sergio: «Un giornalista del servizio pubblico non può giustificarsi relegando ad una battuta da bar quando andato in onda. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare».
Il caso è chiuso? Non credo, prevedo schiuma alta e onda lunga, la Rai di destra, come ha titolato ieri Repubblica, è piena di guai a differenza delle passate gestioni tutte trasparenti. Gli storici ricordano Nicolò Carosio e la sua telecronaca di Italia-Israele, nel mondiale messicano del 1970: «Ma cosa sbandiera l'etiope!!!», avrebbe detto il grandissimo Nick, rimproverando il guardalinee africano colpevole di avere segnalato un inesistente fuorigioco sul gol di Angelo Domenghini.
Ho scritto «avrebbe» perché il misfatto non venne mai chiarito. Ma, in assenza di Pd e grillini, a Carosio venne tolta la telecronaca della nazionale. Un anno dopo, Nick lasciò la Rai. Non ancora di destra. Avvisate Leonarduzzi Alles Gute.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.