Voli speciali e due test per gli italiani

Il piano (e la quarantena) per rimpatriare chi non risiede nel Regno Unito

Voli speciali e due test per gli italiani

Famiglie con bambini piccoli bloccate da giorni in aeroporto in Uk. Sale la rabbia di migliaia di italiani che dovevano rientrare a casa per le feste e che invece sono stati fermati senza alcun preavviso a causa dell'allarme sulla variante inglese del coronavirus. Finalmente sembra che il governo abbia intenzione di muoversi e stia cercando di organizzare voli speciali per il rientro dei connazionali «esiliati» temporaneamente in Gran Bretagna: potranno tornare con voli commerciali «autorizzati». Le misure da rispettare per chi si imbarcherà saranno ancor più strette, ovvero il tampone prima e dopo essere partiti, e comunque sarà obbligatorio fare la quarantena di 14 giorni una volta atterrati in Italia. Le misure restrittive non riguarderanno le merci.

Decisione che arriva dopo la sollecitazione della Commissione Ue. Da Bruxelles è arrivata la richiesta di interrompere il blocco e garantire i viaggi essenziali e gli approvvigionamenti. «I cittadini dell'Unione e del Regno Unito che si recano nel loro Stato membro o Paese di residenza, nonché i cittadini di Paesi terzi che godono dei diritti di libera circolazione dell'Ue, dovrebbero essere esentati da ulteriori restrizioni temporanee a condizione che siano sottoposti a un test o quarantena» la raccomandazione della Commissione.

La Farnesina ha dato il via libera la ritorno ma con limitazioni. Potranno muoversi i cittadini residenti in Italia o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. Questo in estrema sintesi il piano messo a punto dal governo dopo che il Dpcm di domenica scorsa ha sospeso tutti i voli dal Regno Unito fino al prossimo 6 gennaio. Un blocco inaspettato conseguente al vertiginoso aumento dei casi registrato in Inghilterra causato dalla variante del coronavirus.

Il piano è stato elaborato dai ministeri degli Esteri, dei Trasporti e della Salute, che sono stati pesantemente attaccati negli ultimi due giorni per la decisione di chiudere i voli dall'Inghilterra senza alcun preavviso. «Ci stiamo organizzando», afferma il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia che assicura che il rientro dei nostri connazionali «è una questione di ore» e che «anche chi è andato per lavoro deve essere messo in condizione di tornare».

Tra le persone più in difficoltà la storia emblematica di Josephine Yousef, una cittadina italiana che in un video ha raccontato di trovarsi bloccata all'aeroporto di Heatrow da domenica pomeriggio. Era soltanto in transito e sarebbe dovuta rimanere lì due ore prima della connessione per Milano. «Viaggio con 3 bambini. Due dei miei figli hanno gravi problemi di salute. Viaggio con le loro valigie e una carrozzella e sono sola.

Non ho più soldi con me e i miei figli hanno bisogno di sicurezze che non sono più in grado di offrire. Uno dei miei ragazzi soffre di epilessia e non può essere sottoposto a stress. Abbiamo bisogno di rientrare a casa. Per piacere aiutaci», il suo messaggio sui social.

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