Una storica prima volta per la Basilica di San Marco, che ieri mattina con un'acqua alta di 95 centimetri sul medio mare, non ha visto entrare la marea nei pavimenti a mosaico, grazie alle barriere in vetro erette in questi mesi tutto intorno al perimetro del monumento.
La «cintura di vetro» - soluzione temporanea prima dei lunghi lavori definitivi di rialzo dell'insula marciana - non è ancora stata inaugurata: ma ha funzionato perfettamente. Sulla piazza c'erano 10 centimetri d'acqua, ma oltre le barriere il nartece della Basilica e gli altri punti a rischio allagamento sono rimasti all'asciutto. Le barriere in vetro trasparente sono fisse, ma disturbano in modo quasi impercettibile la vista della chiesa. Presentano 4 varchi, due laterali e due nell'ingresso principale, nei quali paratie in metallo - simili a quelle usate in case e negozi veneziani - vengono inserite a sigillare il tutto solo in occasione delle acque alte. A cambiare le previsioni (non c'era una stima di vera acqua alta), come spiegato dal Centro Maree del Comune, è stato l'intensificarsi del vento da nord in mare aperto, che ha favorito la circolazione fuori dalle bocche di porto. In mare la massima ha toccato così i 105 centimetri, alle bocche 102 centimetri. Sempre secondo il Centro Maree, con questo livello il suolo cittadino è stato interessato dalla marea per circa il 10%.
Ieri c'è stato anche l'annuncio di una prossima visita in Laguna da parte del governo: «Entro la fine di novembre il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sarà a Venezia per alcuni
sopralluoghi. Tra le altre cose approfondirà caratteristiche e funzionamento della barriera di cristallo che proprio nelle ultime ore ha salvato San Marco dall'alta marea e il sistema di dighe mobili Mose» ha reso noto il Ministero.
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