"Con noi nuovo miracolo italiano": la ricetta del Cav per ripartire

Prosegue la campagna social di Silvio Berlusconi per il voto del 25 settembre: il Cavaliere mette in guardia sui progetti della sinistra per "un'Italia peggiore"

"Con noi nuovo miracolo italiano": la ricetta del Cav per ripartire

Silvio Berlusconi ha annunciato che per questa campagna elettorale non farà comizi ma si concentrerà principalmente social, perché "un recente studio ha indicato nel 63% degli italiani quelli che si formano la loro opinione politica su Internet, sui social network". Un dato che il Cavaliere ha deciso di sfruttare, spiegando il programma di governo di Forza Italia e del centrodestra direttamente attraverso i video messaggi condivisi online.

Il presidente di Forza Italia ha iniziato la sua campagna social con video concentrati ma esaustivi nei quali racconta agli italiani quali sono i punti principali del futuro governo di centrodestra. Ma non solo, perché il Cavaliere punta anche a riportare gli italiani alle urne, abbassando l'elevato tasso di astensionismo registrato nelle ultime tornate elettorali: "Andare a votare e votare Forza Italia per costruire tutti insieme dopo il 25 settembre un nuovo, grande miracolo italiano". L'invito a non mostrare indifferenza è accorato da parte di Silvio Berlusconi, che ha sottolineato agli italiani come un futuro governo di centrodestra sarà basato su meno tasse e burocrazia mentre la sinistra progetta "un'Italia peggiore".

Il Cavaliere entra del dettaglio, spiegando che se dovesse vincere la coalizione di cui fa parte Forza Italia, "avremo un Paese amico dei cittadini con tasse più leggere e procedure burocratiche più semplici - basterà una raccomandata al proprio Comune per aprire un'attività o costruire una casa - dovremo avere anche e finalmente una giustizia imparziale che tutelerà i cittadini". Quella di centrodestra, "sarà un'Italia che si prenderà cura dei più deboli e che darà un futuro ai nostri giovani. Un'Italia per la quale l'Europa e l'Occidente sono scelte morali e politiche definitive e assolute".

Nel caso in cui il pallino del governo non dovesse tornare al centrodestra, spiega Silvio Berlusconi, la sinistra "non abbasserà le tasse" e "potrebbe anzi mettere una patrimoniale sulle nostre case e sui nostri risparmi". Sarà "un'Italia che continuerà a soffocare nella burocrazia, è un'Italia in mano ad un piccolo nucleo di magistrati politicizzati che possono disporre pienamente della nostra libertà, è un'Italia nella quale non si andrà avanti perché sarà bloccata da un'infinità di veti".

Le differenze tra i due modelli sono evidenti, come sottolinea Silvio Berlusconi: "scegliere il nostro modello significa scegliere un'Italia più

libera, più prospera e più amica dei cittadini, la sinistra invece racchiude ancora in sé il passato, l'immobilismo, quella che qualcuno di loro ha definito la 'decrescita felice', che di felice ha davvero molto poco".

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