Da Weinstein 19 milioni alle vittime non bastano. In arrivo altri processi

L'ex re di Hollywood già condannato a 23 anni. Dalle accusatrici no al patteggiamento

Da Weinstein 19 milioni  alle vittime non bastano. In arrivo altri processi

Sono passati quasi quattro mesi da quando Harvey Weinstein è stato condannato a 23 anni di carcere e ora, grazie a un accordo tra l'ex re di Hollywood e la procura di New York, le vittime avranno a disposizione un fondo di risarcimento da quasi 19 milioni di dollari. L'intesa, raggiunta nell'ambito della causa legale in cui nove donne lo hanno citato in giudizio, accusandolo di essere un molestatore seriale, prevede la creazione di un fondo da 18.875.000 dollari che sarà distribuito non solo tra coloro che hanno subito abusi sessuali da parte dell'ex boss di Miramax, ma anche tra le ex dipendenti della Weinstein Company che «hanno vissuto in un ambiente ostile, hanno subito molestie sessuali e sono state discriminate sul luogo di lavoro», come ha reso noto l'ufficio del procuratore generale di New York.

Le nove querelanti intendono utilizzare il denaro per «creare un fondo che consenta a tutte le donne maltrattate da Weinstein in determinate circostanze di presentare richieste di risarcimento in un processo riservato e non contenzioso». L'accordo - hanno riferito i media americani - dovrà ora essere formalizzato dalla Corte distrettuale di New York, e se sarà approvato i risarcimenti potranno variare tra i 7.500 e i 750 mila dollari.

«Harvey Weinstein e la Weinstein Company hanno tradito le loro dipendenti donne. Dopo tutte le molestie, le minacce e le discriminazioni, queste sopravvissute stanno finalmente ricevendo un po' di giustizia», ha esultato la procuratrice generale di New York, Letitia James. «Per oltre due anni, il mio ufficio ha combattuto instancabilmente alla ricerca di giustizia per le donne le cui vite sono state sconvolte da Weinstein - ha aggiunto - Questo accordo è una vittoria per ognuna che ha subito molestie sessuali, discriminazioni, intimidazioni o ritorsioni da parte del suo datore di lavoro. Ringrazio le donne coraggiose che si sono fatte avanti e hanno condiviso le loro storie».

Caitlin Dulany, una delle nove che hanno fatto causa all'ex produttore, ha spiegato: «Abbiamo combattuto una lunga ed estenuante battaglia in aula. Harvey ha evitato la responsabilità per decenni ed è stato un momento emozionante per noi unirci e chiedere giustizia». Tutt'altro che soddisfatti, invece, gli avvocati di altre sei accusatrici di Weinstein, i quali hanno criticato l'accordo definendolo un «completo tradimento». «Siamo stupiti che il procuratore generale parli di vittoria per questa proposta ingiusta ed iniqua e, a nome delle nostri clienti, ci opporremo vigorosamente in tribunale», hanno detto i legali Douglas H. Wigdor e Kevin Mintzer, sottolineando tra le altre cose che il 68enne «non si assume alcuna responsabilità per le sue azioni». L'ex produttore è già stato condannato a 23 anni di carcere per aver stuprato l'ex aspirante attrice Jessica Mann e per aver costretto a sesso orale l'ex assistente Mimi Haley, e sta scontando la pena in una prigione di massima sicurezza nello stato di New York.

A fine maggio, tuttavia, altre quattro donne lo hanno accusato di stupro in una nuova causa, e una di loro ha dichiarato che aveva 17 anni nel momento

della presunta violenza sessuale. Weinstein, inoltre, deve affrontare anche un processo a Los Angeles, in California, dove potrebbe essere condannato fino a 32 anni di carcere per le cinque accuse presentate contro di lui.

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