Zerocalcare guida la rivolta al Lucca Comics. "C'è il patrocinio di Israele, non ci andiamo"

Il disegnatore diserta il festival del fumetto. Pure Amnesty si sfila. Fedez pro-Gaza

Zerocalcare guida la rivolta al Lucca Comics. "C'è il patrocinio di Israele, non ci andiamo"
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Mancava solo Zerocalcare ad essere arruolato nelle brigate pro Palestina e nella guerra culturale dell'intellighenzia italiana contro Israele. Se mai vi fossero stati dubbi sull'opinione del fumettista romano in merito al conflitto tra Israele e Hamas, ci ha pensato lui stesso a sgombrare il campo da ogni incertezza con una storia su Instagram in cui ha annunciato che non parteciperà al Lucca Comics. Il motivo è il patrocinio dell'Ambasciata di Israele alla manifestazione: «per me rappresenta un problema - ha scritto Zerocalcare - in questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone... Venire a festeggiare lì dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire».

«Sono stato a Gaza diversi anni fa - ha continuato il fumettista nel suo post - conosco persone che ancora ci vivono. Quando mi chiedono com'è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull'opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io non riesco a fornire una spiegazione».

Il motivo del patrocinio è dovuto alla mostra e alla copertina della manifestazione realizzata dagli artisti israeliani Asaf e Tomer Hanuka che si sono sempre spesi a favore dei valori della pace e della tolleranza.

Nel lungo post con cui ha motivato la decisione di non partecipare al Lucca Comics, Zerocalcare è riuscito a ricordare chi realizza «progetti di solidarietà, di sport, di hip hop e di writing» ma non ha speso una singola parola sui crimini di Hamas né di condanna per l'uccisione da parte dei terroristi dei civili israeliani. Peraltro Zerocalcare si è sempre definito un sostenitore della causa dei Curdi i cui nemici (Iran, Turchia) sono gli stessi di Israele, specie dopo il 7 ottobre.

Gli organizzatori della manifestazione, pur sottolineando che «Lucca Comics & Games è da sempre un luogo sicuro per le differenze», hanno affermato che confermeranno il patrocinio «abbiamo ritenuto che sarebbe un atto poco responsabile nei confronti non solo delle istituzioni e delle realtà appartenenti al nostro ecosistema, ma anche per tutti i partecipanti».

La decisione di Zerocalcare ha inevitabilmente fatto discutere e non si sono fatte attendere le reazioni politiche con il vicepremier Matteo Salvini che ha scritto: «Spiace che per qualcuno il sostegno dell'ambasciata di Israele ad un bellissimo evento culturale sia un problema, a tal punto da annullare la presenza. Io la penso esattamente al contrario, e farò il possibile per essere al Lucca Comics. Evviva l'arte, evviva la libertà». Non si è fatto attendere anche il soccorso rosso capitanato da Vauro che ha espresso «massimo apprezzamento per Zerocalcare, avrei fatto la stessa cosa». Come se non bastassero le parole di Zerocalcare, anche Fedez ha voluto dire la sua sul conflitto in corso con una storia su Instagram schierandosi con i palestinesi: «A Gaza se non muoiono sotto le bombe, muoiono per la mancanza di acqua, cibo, elettricità».

Anche Amnesty Italia si è sfilata dall'evento a causa del patrocinio israliano, e pure la tiktoker «La Biblioteca di Daphne», molto nota tra i giovani appassionati di lettura, annuncia che boicotterà il Lucca Comics. Sempre in prima linea per accusare e attaccare Israele, non pervenuti quando si tratta di prendere le distanze da Hamas.

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