In Lombardia miracolo a 5 Stelle: consigliere eletto con 283 preferenze

Nell'era e nel mondo dei 5 Stelle tutto può accadere. Il «capo politico» Luigi Di Maio, nella sua avventura elettorale precedente alle politiche del 2013, aveva preso poche decine di voti nel suo Comune. Adesso, in Lombardia, per qualche ora è stata consigliera regionale anche una candidata che ha ottenuto appena 163 preferenze, Mary Fogli. Quando il dato è stato affinato, un seggio dei 5 Stelle è «sparito» e il Pd ne ha avuto uno in più di quanto sembrasse. Alla fine 15 consiglieri sono stati eletti per il Pd, 13 per i «grillini». E l'ultimo eletto M5s risulta Marco Degli Angeli, che di preferenze ne ha ottenute appena 283, numero tale da non garantire l'elezione in nessun'altra lista. Per avere un termine di raffronto, l'ultimo eletto di Fdi, Lara Magoni, ha ottenuto 2.700 circa preferenze. L'eletto di «Energie per la Lombardia» Manfredi Palmeri oltre 1000 preferenze. Partiti piccoli? Sì, ma in Forza Italia - partito paragonabile ai grillini in Lombardia per consistenza elettorale e peso in Consigli- l'ultima eletta è Paola Romani, che ha ottenuto 1.567 preferenze. Colpisce ancora di più il raffronto con «Noi con l'Italia», il cartello centrista del centrodestra». Per «Noi» è scattato un solo consigliere, Luca Del Gobbo, eletto a Milano, che ha avuto 6.550 preferenze. La seconda a Milano per preferenze Deborah Giovanati, di preferenze ne ha ottenute 5.

847 e rimarrà fuori dal Consiglio salvo sorprese. Ma quello dei 5 Stelle è un voto tutto politico a quanto pare. Un voto tutto di bandiera. E sembra prescinde totalmente da un reale rapporto fra candidato ed elettore. Curioso, per dei «portavoce» dei cittadini.

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