"Serve un campo largo per battere la Lega". Così Nicola Zingaretti si era presentato all'Assemblea nazionale del Pd nel suo primo discorso ufficiale da segretario. Il governatore del Lazio è di parola e nei suoi primi giorni da leader sta portando avanti il suo progetto per la costruzione di un fronte comune da presentare alle Europee per constrastare il polo sovranista di Salvini. Al punto da buttare dentro tutti. Compreso Emmanuel Macron. Infatti, lunedì sera Zingaretti ha annunciato su Twitter l'inizio di un dialogo con il partito del presidente francese, En Marche: "Molto contento dell'avvio dei rapporti con @enmarchefr. La battaglia per cambiare l'Europa è comune", il messaggio affidato alla rete da Zingaretti che, evidentemente, ha cambiato idea.
Molto contento dell'avvio dei rapporti con @enmarchefr. La battaglia per cambiare l'Europa è comune
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) 18 marzo 2019
In effetti, pochi giorni dopo avere trionfato ai gazebo con circa 2 voti su 3, Zingaretti era entrato in polemica con il suo arcirivale Matteo Renzi sull'ipotesi di aderire all'appello del presidente transalpino "per un nuovo Rinascimento europeo". Se l'ex premier aveva aderito subito, il neosegretario aveva quantomeno nicchiato. Pur non criticandolo in prima persona, Zingaretti aveva fatto intuire di condividere le parole del candidato Pse alla presidenza della Commissione europea, l'olandese Frans Timmermans, che durante un incontro a Roma aveva così criticato il presidente Macron: "Sono contento che il presidente francese lanci un appello per l'Europa, ma dobbiamo fare una riforma delle politiche europee che abbia risultati per i cittadini. Dobbiamo cominciare con le politiche, non con le strutture". E Zingaretti aveva annuito, segno della sua volontà di non aderire all'appello di Macron.
Ora però il segretario dem è impegnatissimo a smussare gli angoli, e non solo in Europa.
È di poche ore fa la notizia di un avviciamento a Roberto Speranza (Mdp-Articolo 1) per costruire una "Santa Alleanza" in vista delle Regionali in Basilicata del 24 marzo, elezioni che per il centro-sinistra si preannunciano complicate dopo le dimissioni dell'ex presidente Marcello Pittella per una storia di presunti concorsi truccati sulla sanità regionale. I sondaggi danno in vantaggio il candidato del centro-destra, Vito Bardi. Ma Zingaretti ci prova ugualmente con la sua solita ricetta: dentri tutti, dai bersaniani a Macron.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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