Polvere di stelle per aiutare la ricerca scientifica

Al Teatro Manzoni la serata dell’Associazione amici del centro Dino Ferrari contro le malattie neurodegenerative. Sul palco con la madrina Simona Ventura, Bennato, Vanoni, Minghi, Don Backy e il cabaret di Vizzini e Colella

Polvere di stelle 
per aiutare la 
ricerca scientifica

E’ da un quarto di secolo che l’associazione Amici del centro Dino Ferrari prosegue la sua opera di sostegno alla ricerca per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative. Fondato nel 1978 da Enzo Ferrari, per ricordare il figlio Dino, colpito da distrofia muscolare e scomparso nel 1956 a 24 anni, il centro - supportato dall’associazione omonima nata nel 1984 -, che ha sede presso il dipartimento di Scienze neurologiche dell’Università degli studi in via Francesco Sforza 35 (www.centrodinoferrari.com, 02.55189006), è divenuto un simbolo della ricerca e insieme il biglietto da visita di quella Milano che sa rimboccarsi le maniche e al contempo essere generosa.
Come tradizione, il Teatro Manzoni ha ospitato l’altra sera l’incontro annuale dell’Associazione, che ha la caratteristica di unire a una causa nobile musica, cabaret, poesia e buon umore. A fare gli onori di casa una brillante Simona Ventura, che ha salutato gli ospiti presentando il ricco programma della serata, prima di accogliere sul palco gli organizzatori dell’evento, a partire dal presidente dell’Associazione Marialuisa Trussardi, accompagnata dal past president Alberto Rusconi, dal direttore del Centro Nereo Brusolin, insieme con Titti Quaggia, Mario Lavezzi, Manuela Consensi. E’ stata quindi la volta del corale ringraziamento al presidente onorario dell’Associazione, Piero Ferrari, a Fondazione Monzino e Banca Popolare di Milano, per il sostegno al doppio progetto scientifico sui temi «La malattia di Alzheimer: analisi genetica e proteomica per l’identificazione dei potenziali fattori di rischio e l’elaborazione di nuovi approci terapeutici innovativi» e «Identificazione di nuovi protocolli sperimentali con cellule staminali per il trattamento delle distrofie muscolari». Un ringraziamento è andato anche alla stampa, ai rappresentanti delle istituzioni e ai numerosi ospiti presenti in sala: tra gli altri, i direttori Vittorio Feltri, Alessandro Sallusti e Maurizio Belpietro, i ministri Maria Vittoria Brambilla e Ignazio La Russa, il sottosegretario Daniela Santanchè, Alessia Berlusconi, Gianpiero Cantoni, Alberto Rusconi, il generale Mauro Del Vecchio, Gaia e Beatrice Trussardi. Un parterre particolarmente significativo, sensibile e riconoscente, arricchito dalla presenza, tra gli altri, di Gabriella Dompè, Marinella e Umberto di Capua, Laura e Andriano Teso, Anna Maria Bernardini De Pace, Bob Kriegher, Giorgio Schon, ma sarebbe davvero difficile citarli tutti. Quindi, largo allo spettacolo, per una grande kermesse musicale all’insegna del revival anni ’60 e ’70, con l’istrionico Edoardo Bennato, cui si sono affiancati artisti del calibro di Ornella Vanoni, Amedeo Minghi, Don Backy, i Camaleonti, Adonà, Mamo e Ricky Gianco.

Il divertimento è stato assicurato dal cabaret di Danilo Vizzini e Tony Colella. Una serata all’insegna della solidarietà e dell’impegno, che l’Associazione Amici del Centro Dino Ferrari profonde incessantemente nel sostegno alla ricerca scientifica.

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