Portuense, sgomberata un’altra baraccopoli

Portuense, sgomberata un’altra baraccopoli

Le baracche erano nascoste tra i canneti, in via Isacco Newton, al Portuense. Una delle zone a rischio insediamenti abusivi prese di mira dai vigili urbani del XV gruppo nel corso dei controlli di routine. Il blitz è scattato nelle prime ore della mattinata di ieri: una cinquantina di rifugi di fortuna sono stati abbattuti e una ventina di persone controllate. Erano tutte di origine romena e, ad una prima verifica, sono risultate in regola con i documenti. Le ruspe dell’ufficio tecnico del municipio hanno provveduto poi a bonificare tutta la zona.
L’intervento, avviato sulla base di direttive del presidente del XV municipio Gianni Paris, del comandante del Corpo Angelo Giuliani, e coordinate dal dirigente Cesarino Caioni, ha impegnato venti agenti della polizia municipale, personale dei reparti speciali del nucleo assistenza emarginati, della tutela dell’ambiente e del pronto intervento di polizia stradale in collaborazione con il V dipartimento servizi sociali del Campidoglio. Altre zone abusive sono state risanate sulla Portuense, nel sottovia Quirino Maiorana e lungo l’autostrada Roma-Fiumicino. Il controllo dinamico riguarderà, comunque, tutte le eventuli situazioni che saranno accertate. Il progetto, già testato da alcuni mesi e che ha preso il via il 15 maggio scorso, dei controlli dinamici di primo intervento da parte di pattuglie, su obiettivi a rischio già sgomberati, bonificati e recintati quali quelli della ex Mira Lanza, sottovia autostradale-via dell’Imbrecciato e quelli da recintare quali Magliana-Muratella, nonchè obiettivi sensibili ad insediamenti abusivi.
«Ringraziamo il sindaco Alemanno e la polizia municipale per l’efficace lavoro svolto nelle operazioni di sgombero avvenute nei pressi della Valle dei Casali e al quartiere Portuense. Un intervento da tempo richiesto e su cui avevamo avuto modo in passato di denunciare il grave stato di degrado e di insicurezza in cui vivevano i residenti di Imbrecciato e Portuense, attraverso segnalazioni, dossier, denunce e manifestazioni. Richieste che ora hanno avuto concrete risposte», ha commentato Fabrizio Santori, consigliere comunale del Pdl.

Per Santori i nomadi devono contribuire alle spese dell’amministrazione: «Spendere 26 milioni di euro per la gestione di 27 campi nomadi autorizzati e l’assistenza dei 5.227 rom che vi abitano ci appare una cifra esorbitante che l’amministrazione deve in tempi brevi cancellare».

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