Pranzo in vetrina sul lago: va in scena il reality dei big

Invito a pranzo, ma senza delitto. A meno che per delitto non si voglia intendere quella storia infinita dell’articolo 18, impacchettato dal governo «salvo intese». Invito a pranzo fra sorrisi e appetito che svolazzano sopra un bis di primi, risottino alle erbe e ravioli al sugo, e indugiano su argomenti che tengono nel limbo l’Italia e gli italiani. Ma che vanno giù, gli argomenti e i ravioli, con un buon bicchiere di vino rosso, come quello che il maître in giacca rossa, serve al premier Mario Monti. Mentre Susanna Camusso va in bianco. Nel senso che preferisce farsi versare un bianco fermo. Sono in vetrina, anzi in veranda, qui sulle rive del lago di Como i primi attori e i registi del nuovo cinema Italia. E qui, nel Grande Albergo Villa d’Este, che ha allineato negli anni re, capi di Stato, attori veri e celebri e anche un delitto vero, firmato dalla contessa Bellentani, ieri tutto sembrava scorrere placidamente.

Sotto i teleobiettivi compiaciuti dei fotografi e dei cameraman che inanellavano scatti, riprese e twitter vari dietro le vetrate, tenendo il naso appiccicato alle vetrate. Sorrideva il comandante della Cgil, Susanna Camusso, seduta alla destra di Monti, mentre spezzava con lui pane nero e bianco, con alternanza sistematica. E sorridevano gli altri commensali: il vicesegretario del Pd, Enrico Letta; il ministro del Turismo, Piero Gnudi; il segretario del Pdl Angelino Alfano nonché il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta e il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.

Praticamente un tavolo di concertazione sulla riforma del mercato del lavoro e non solo di quella che, in corso d’opera, giusto alla piccola pasticceria, ricava generosamente un altro posto anche per Pier Luigi Bersani (glielo cede Sangalli). Cornice di piccole ortensie viola, graziosi centro-tavola di altrettanto piccole primule con grande prevalenza del colore giallo, dal ristorante Veranda, si gode un magnifico panorama sui giardini e sul lago. La carta dei vini contiene più di 500 selezionate etichette, mentre per il caffè, gli ospiti, ma non gli ospiti di ieri per ragioni di sicurezza, possono consumare il caffè sotto i maestosi alberi di castagno, avvolti dal profumo dei gelsomini.

Fascino irresistibile quello della Veranda, che ieri in una pausa dei lavori del Forum, promosso dalla Confcommercio, ha visto anche il ministro Elsa Fornero accomodarsi al tavolo col marito Mario Deaglio, dare un occhiata vagamente distratta ai giornali, e intanto sorseggiare tè, accompagnato da pane tostato, marmellatine e miele. Miele, sì, perché quello rende dolce persino una riforma del lavoro.

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