Prato - Primo caso in Italia di auto confiscata per prostituzione. Viene sanzionato dai carabinieri per aver violato l’ordinanza del sindaco di Prato, che vieta anche il solo fermarsi con l’auto per contattare le passeggiatrici, e i militari gli sequestrano la vettura. Nei giorni scorsi, il Comune gli ha notificato un’ordinanza di confisca dell’auto, una Punto, che, adesso, è di proprietà della pubblica amministrazione. I militari spiegano che "è il primo caso di confisca di auto in Italia" per ordinanze antiprostituzione. "La confisca - spiegano i militari in una nota - costituisce l’atto finale del procedimento amministrativo avviato dal Comune di Prato contro l’uomo, un collaboratore scolastico, che, mediante un legale di fiducia, ha fatto ricorso alla sanzione amministrativa contestatagli dai carabinieri, ricorso, però, perso in termini assoluti dal trasgressore. Con la confisca - conclude la nota - il destinatario della violazione amministrativa, oltre al pagamento della sanzione pecuniaria, perde altresì la proprietà del proprio bene che viene alienato a favore dell’amministrazione pubblica".
In vendita "Con ogni probabilità, l’auto sarà venduta all’asta. Potremmo destinare il ricavato a un’iniziativa sociale: certo non saranno molti soldi ma, in questi tempi di crisi, tutto fa". Lo ha detto l’assessore alla sicurezza di Prato, Aldo Milone, in merito all’auto confiscata al cliente sanzionato per aver violato l’ordinanza del sindaco, Roberto Cenni (Pdl), contro la prostituzione. "Si tratta di una Punto vecchio tipo - ha scherzato Milone - speriamo, la prossima volta, che sia una Porsche o una Ferrari, così saniamo i conti del Comune". Milone ricorda che l’ordinanza pratese "è una delle poche, se non l’unica, in Italia, che, recependo il pacchetto sicurezza di Maroni, prevede sanzioni così forti come la confisca dell’auto dei clienti e una multa da 400 euro anche per le passeggiatrici. Da aprile, sono circa 30 le persone sanzionate, soprattutto prostitute. A differenza di altri, noi non facciamo solo spot".
Dopo la segnalazione dei carabinieri "il procedimento che ha portato alla confisca è stato seguito dalla polizia municipale - conclude Milone -. È un atto simbolico, ma anche un forte deterrente per chi continua a frequentare quelle signorine che lavorano di notte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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