Le preghiere scorrono sull’ipod

Le meditazioni dell’Avvento si scaricano sull’ipod. Come il brano di musica preferito. Stanno lì racchiuse in pochi centimetri di plastica pronte per essere riascoltate dieci, cento volte

Le meditazioni dell’Avvento si scaricano sull’ipod. Come il brano di musica preferito. Stanno lì racchiuse in pochi centimetri di plastica pronte per essere riascoltate dieci, cento volte. Ad adattare la tecnologia all’uso della preghiera sono proprio i giovani, dai 20 ai 30 anni. Ed è stata la diocesi a monitorare l’ultimo trend. “Abbiamo messo sul portale della diocesi (www.chiesadimilano.it), oltre ai testi, anche l’audio delle meditazioni sull’Avvento. Quelle condotte da monsignor Mario Delpini per tre serate nella basilica di Sant’Ambrogio. Già la mattina successiva alla meditazione era possibile scaricare gli audio”. È stato un successone rivelano al sito. La prima meditazione che ha affrontato il tema “La paura e l’abbraccio del Padre” è stata scaricata 980 volte, ma è stata anche quella disponibile per più giorni. La seconda, dedicata alla “Solitudine e alla rivelazione della comunione”, è finita sull’ipod di 720 persone. La terza, che risale a mercoledì scorso, disponibile quindi da giovedì mattina, dal titolo “La disperazione e la vocazione alla vita eterna” è stata ascoltata 510 volte. Dal sito della diocesi un altro record. Il video che racconta la vocazione di due ragazzi che hanno scelto di entrare in seminario, uno dopo la terza media, l’altro durante l’università, inserito su youtube (www.youtube.com/watch?v=FY2IuefJ99) è stato visto 102.324 volte e commentato da 692 persone. È il quinto anno che i giovani milanesi hanno la possibilità di preparasi al Natale seguendo gli esercizi spirituali in Sant’Ambrogio, “Sono stati 1.200 in ogni serata e in una città come Milano non è poco” hanno riferito alla diocesi. Dal 17 novembre è partito anche un forum online per discutere e confrontarsi sui temi toccati negli esercizi spirituali. (www.chiesadimilano.it/eserciziavvento). Il dibattito è ancora aperto. Si può intervenire su ciascuna meditazione, la prima, tratta da un brano di Luca, insiste sulla paura di non meritare di essere amati e sul dono dello Spirito nella vita del cristiano. La seconda prende spunto dal Vangelo di Giovanni, si parla della solitudine dovuta alla dispersione a come ci si sente quando si perde un punto di riferimento.

Infine, la terza, tratta dalla lettera agli ebrei, affronta la paura della morte e del futuro. “L’esercizio spirituale più importante per i giovani è quello di affrettarsi a diventare adulti cioè a decidere della propria vita” è il messaggio conclusivo di monsignor Mario Delpini.

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