Franco Ordine
Cè un altro asso nella manica di Alberto Gilardino e dei suoi procuratori, Bonetto e associati. Si chiama premi e riguarda lintesa inserita nel suo rinnovo contrattuale, premi legati al numero dei gol realizzati dal centravanti biellese, mai versati però dal club della Parmalat, salvatosi dalla retrocessione al culmine dello spareggio col Bologna. Non sono una cifra enorme, daccordo eppure rappresentano per Gilardino e i suoi procuratori una carta da giocare al momento opportuno. E cioè nelle prossime ore, in coincidenza con la decisione ufficiale da parte del nuovo gruppo chiamato a gestire la società di calcio, di dare una risposta solenne e definitiva allofferta presentata dal Milan che resta invariata. Ventidue milioni erano e 24 milioni possono diventare, con laggiunta di una disponibilità di Galliani a versare, direttamente, per conto del Parma, la cifra arretrata dei premi previsti dal contratto sottoscritto lanno scorso, presenti Baraldi e Cinquini, direttore generale e ds, responsabile dellarea tecnica.
Il pagamento della cifra messa a disposizione dal Milan, in tre rate annuali, è lultimo passaggio prima dellannuncio che non risulta «appeso» al cambio di proprietà ormai imminente. Paolo Pizzarotti e il suo partner Dallara, i nuovi probabilissimi soci di riferimento del Parma calcio, sono al corrente della trattativa e anzi la considerano uno sbocco decisivo per costruire la squadra del dopo Gilardino. Pizzarotti, tra laltro, industriale di spicco del ramo costruzioni, già impegnato in EurosDisney a Parigi e Malpensa 2000, prossimo protagonista della metropolitana leggera da realizzare a Parma, nel giro delle sue amicizie cittadine viene considerato un tifoso milanista doc oltre che un amico personale del premier Silvio Berlusconi. La dichiarazione di Gilardino, datata sabato 9 luglio, poi, ha un valore simbolico: è il suo richiamo solenne a rispettare la propria volontà nel trasferimento, senza perdere altro tempo. Un gesto di solidarietà nei confronti del Milan e una spinta ulteriore a ultimare il negoziato in vista del ritiro rossonero che parte giovedì mattina, a Milanello.
La settimana clou del calcio-mercato non passa solo da Parma ma anche da via Durini, sede dellInter, chiamata a completare due trattative in piedi da tempo (Samuel e Pizarro) e a guardarsi dalla concorrenza del Palermo per Makinwa. Il gesto del Real Madrid la dice lunga sullo stato dellarte: Samuel viene cancellato dalla lista dei calciatori in partenza per la lunga tournée in Asia e Usa, quindi a disposizione del suo futuro club. Si tratta di limare il negoziato e le cifre dellaccordo prima di considerare a tutti gli effetti Samuel uno dei colpi del calcio-mercato e il pilastro di cemento armato della difesa nerazzurra del prossimo torneo. Zamparini è deciso a sostituire Toni, in partenza per Firenze (dove viene raggiunto da Fiore), con il nigeriano inseguito anche dallo Stoccarda del Trap. Non cè tempo da perdere: o si chiude entro oggi, col colloquio decisivo tra i due ds, Corvino e Foschi, con il ritocco della cifra, 11,5 milioni richiesti da Zamparini, oppure salta tutto e in questo Makinwa può tornare nellorbita interista costretta a inseguirlo per riempire la casella lasciata libera dalla partenza di Vieri. Saltasse lamico di Martins, Moratti potrebbe anche presentarsi da Henry.
Fari puntati su Luciano Moggi (auguri, oggi compie 68 anni) e sulla Juventus. Linizio del raduno dei campioni dItalia, oggi a Torino con successivo trasferimento a Salice Terme, non deve trarre in inganno.
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