Preso il maniaco dell’ascensore

Francesco Gambaro

da Genova

Lo cercavano da due anni e l’hanno trovato ieri. Il «maniaco dell’ascensore» che a Genova aveva scelto le sue vittime fra le ragazzine adolescenti è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura. L’ha inchiodato il Dna: delle 25 violenze denunciate in città, sicuramente tre sono state fatte da lui. Altre sono al vaglio degli inquirenti in queste ore.
Si tratta di un giovane che corrisponde esattamente all'identikit che la polizia aveva fornito in passato, di età compresa tra i 25 e 30 anni, alto un metro e ottanta o poco più, magro, atletico, un bel ragazzo con i capelli lunghi castano chiari raccolti a volte in un codino. Come avevano descritto alcune delle vittime, ha un piercing a un sopracciglio. L'ultima aggressione risale al 7 febbraio scorso quando in uno stabile di via Torrazza, a Genova-Prà nel Ponente cittadino, aveva tentato di molestare una ragazzina di 13 anni che però era riuscita a metterlo in fuga urlando. Il giorno prima l'uomo aveva aggredito un’altra adolescente, poco dopo le 17 in un palazzo a pochi metri dalla Questura, per poi dileguarsi nel nulla dopo le urla della giovanissima. L'allarme era scattato immediatamente, e le forze dell'ordine erano intervenute circondando e setacciando la zona senza trovare nessuno. Nel 2006 il maniaco ha colpito ben cinque volte, tre volte di lunedì. In tutti i casi si sono ripetute le stesse modalità di aggressione e il tipo violenza. Il maniaco palpava le sue vittime, a volte le minacciava con un coltello, a volte solo con un fare minaccioso, in due occasioni le ha costrette a un rapporto orale, breve e interrotto dalle circostanze, in altre due ha voluto essere toccato nelle parti intime.

Sceglieva ragazze tra i 12 e i 15 anni, in un caso una 18enne, che però sembrava più giovane. Il giovane è stato incastrato al termine di un lavoro di collaborazione tra la polizia e i carabinieri che hanno vagliato complessivamente circa 400 mila utenze telefoniche e 10 mila fotografie.

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