Assegno unico, arriva il pacchetto da 3 miliardi di euro: ecco le novità

La misura sarà più alta per il secondo figlio. Inoltre è prevista una maggiorazione per i terzi nati

Assegno unico, arriva il pacchetto da 3 miliardi di euro: ecco le novità
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Buone notizie per le famiglie italiane. L’assegno unico verrà incrementato sia per il secondo che per il terzo figlio. Il pacchetto famiglia del governo verrà inserito nella prossima manovra e sembra aver posto una particolare attenzione nei confronti delle coppie con figli. Complessivamente il governo è disposto a investire fino a 3 miliardi di euro. Ecco tutte le novità sulla misura che contrasta la denatalità.

La misura

L’assegno unico permette di richiedere una somma per le famiglie con figli a carico fino al compimento dei ventuno anni e senza limiti di età per figli disabili a carico. È rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Le risorse dedicate alla misura arrivano anche dai fondi non usati quest’anno per l’assegno unico poiché sono arrivate meno domande rispetto a quelle previste.

Gli importi

Non ci sono ancora delle certezze in merito agli importi poiché l’esecutivo sta ancora lavorando alla misura. Il progetto mira a proseguire con il meccanismo "a scalare" della manovra di bilancio 2022. Lo scorso anno veniva riconosciuta una quota extra dal quarto figlio in poi, nel 2024, invece, i benefici scatterebbero dal terzo figlio. Per quanto riguarda i bonus che attualmente riguardano il terzo figlio partirebbero, invece, dal secondo.

L’assegno nel 2022

Nel 2022 era stato riconosciuto un incremento del 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli, il bonus mensile passò infatti da 100 a 150 euro. In merito alle famiglie con tre o più figli, solo se i bambini avevano da uno a tre anni di età, per i nuclei con un Isee massimo di 43 mila euro era stato decretato l'aumento del 50 per cento dell'assegno. Per ogni bambino successivo al secondo era stato previsto un assegno economicamente più importante per una cifra che va tra 15 e 85 euro al mese, anche in questo caso variava in base ai redditi.

La parola all’esecutivo

In merito alla questione il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, ha affermato: “Abbiamo deciso di affrontare il tema della crisi della famiglia in tutti i suoi aspetti in primis il calo demografico. Abbiamo solo il 30 per cento di famiglie con figli, un altro 30 per cento è di famiglie monoparentali, con una serie di bisogni sui quali lo Stato dovrà far fronte e un 30% di famiglie senza figli. Il problema”. L’idea dell’esecutivo è quella di aiutare le famiglie italiane a fare figli e di metterle nelle condizioni economiche e sociali di ricevere gli aiuti necessari.

La titolare del ministero ha poi affermato: “Finalmente il tema della famiglia della natalità è tornato al centro del dibattito. Prima non c'era un interlocutore politico, nel senso dell'attenzione su questi temi”.

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