Cattive notizie per i dipendenti pubblici. Chi ha fatto richiesta di anticipo agevolato del proprio Tfs o Tfr di certo si sarà resto conto di quanto gli interessi applicati sull’anticipo agevolato del trattamento di fine servizio e trattamento di fine rapporto peseranno sul proprio sulla cifra finale.
Si tratta, in media, di un'impennata che arriva al 5%, in crescita costante rispetto agli interessi applicati su Tfs e Tfr di febbraio (3,804%) e gennaio (3,662).
Gli aumenti sono legati all’incremento dal Rendistato di Banca d’Italia, documento con cui si indica il rendimento medio ponderato di un paniere di titoli di Stato; sulla base di questi dati gli istituti di credito erogano, ai dipendenti pubblici che ne facciano richiesta, l’anticipo sul Tfr e sul Tfs sommando il rendimento allo spread. L’effetto, in termini di soldi che entreranno (o saranno persi) concretamente nel portafoglio dei dipendenti, è quello di un aumento degli interessi con il segno del +5% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Per tutelare gli statali è stato stipulato un accordo tra istituti di credito aderenti alll' Abi (Associazione bancaria italiana). Inoltre, sull'anticipo agevolato della liquidazione agli statali a febbraio è "entrata in campo" anche l’Inps che in taluni casi eroga l’anticipo sul Tfr e Tfs anche per l’intero importo (cioè senza il tetto dei 45mila euro) a un tasso di attualmente all’1% a fronte, però, un prelievo dello 0,5% per coprire le varie spese di amministrazione.
Insomma, complessivamente si tratta di una bella perdita per chi farà richiesta a cui si aggiunge il fatto che i tempi di attesa per l’ottenimento della liquidazione può arrivare, in media, a 5 anni.
Sui tempi di attesa, cambiamenti importanti potrebbero arrivare con la sentenza della Corte Costituzionale di maggio prossimo, sulla legittimità delle norme attualmente vigenti che riguardano il pagamento differito che potrebbe significare che i trattamenti previdenziali spettanti dovranno essere pagati immediatamente.
Anticipo Tfr e Tfs dell’Inps per i dipendenti pubblici: come funziona
L’Inps ha stanziato circa 300 milioni di euro per il fondo finanziario a copertura della richiesta di Tfr e Tfs fatta da alcune categorie di lavoratori dipendenti della Pa.
Con il messaggio n.
430 del 30 gennaio scorso, difatti, l'Istituto ha comunicato l’istituzione della nuova prestazione di anticipazione ordinaria del TFS/TFR in favore degli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; solo quest’ultimi, dunque, potranno richiedere direttamente all’Istituto il proprio Tfr o Tfs e a seconda degli importi modificheranno i costi per l’espletamento della procedura amministrativa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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