Manovra, l’esecutivo punta alle pensioni dai 1.650 euro

È molto probabile che l’esecutivo metta in atto nel 2024 un taglio di un miliardo di euro per quanto riguarda le pensioni degli italiani

Manovra, l’esecutivo punta alle pensioni dai 1.650 euro
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I punti chiave

Il governo cerca risorse e decide di intervenire nuovamente sulle pensioni a partire da 1.650 euro. È molto probabile che l’esecutivo metta in atto nel 2024 un taglio di un miliardo di euro per quanto riguarda le pensioni degli italiani. Una “strategia” già usata lo scorso anno che ha previsto la sottrazione di 10 miliardi nel 2023, dovuto al minore adeguamento all’inflazione previsto dalla legge di Bilancio approvata a fine dello scorso anno. Ecco cosa cambia.

La misura

Sulla possibile misura un'analisi del Dipartimento Previdenza della Cgil mostra che i tagli cumulativi porteranno a perdite considerevoli per molti pensionati. Ad esempio, una pensione netta di 1.732 euro subirà una riduzione complessiva di 968 euro, mentre chi percepisce 2.029 euro vedrà una perdita di 3.571 euro, e chi riceve 2.337 euro si vedrà sottratti 4.487 euro. Per pensioni nette di 2.646 euro, la riduzione complessiva arriverà a 4.534 euro. In prospettiva, considerando l'aspettativa di vita media dei pensionati, queste perdite si accumuleranno nel tempo, con cifre che variano da 8.772 euro per chi percepisce una pensione di 1.732 euro, fino a 44.462 euro per chi riceve 2.646 euro netti. In merito alla questione la Cgil ha parlato di “perdite enormi che si accumulano nel tempo e non sono più recuperabili per i pensionati e le pensionate che hanno lavorato per una vita e che continuano a sostenere questo Paese, pagando tasse e contributi”.

L’inflazione

Il meccanismo di indicizzazione attualmente in vigore, il quale prende in considerazione l'inflazione, garantisce un recupero completo per le pensioni fino a 2.102,52 euro lordi al mese. Tuttavia, per importi superiori, il recupero dell'inflazione si riduce gradualmente: all'85% per pensioni comprese tra 2.102,52 e 2.626,90 euro, al 53% per chi percepisce tra 2.626,90 e 3.152,28 euro, e si abbassa progressivamente fino a raggiungere solo il 22% per le pensioni che superano i 5.253,80 euro lordi mensili.

Lo Stato, con questa strategia, ha già evitato di spendere oltre 3,5 miliardi di euro nel 2023 e più di 6,8 miliardi nel 2024 grazie a queste misure, con una previsione di un ulteriore risparmio di 61 miliardi nel decennio 2023-2032.

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