Pensione anticipata e cumulo dei redditi: ecco tutti i casi | Le regole

Chi è in pensione può cumulare un reddito da lavoro oltre all’assegno previdenziale? Non sempre. Ecco tutte le regole

Pensione anticipata e cumulo dei redditi: ecco tutti i casi | Le regole
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Chi è in pensione può cumulare un reddito da lavoro oltre all’assegno previdenziale? Non sempre. Se hai una pensione prodotta da “quota 100” o da “quota 102” - e per tutte le pensioni anticipate flessibili - è fatto divieto di cumulo. Lo ha ricordato in questi giorni l’Inps, con una circolare, rammentando solo per queste tipologie la non cumulabilità della pensione con i redditi provenienti sia da lavoro dipendente sia da lavoro autonomo.

La “ratio” della decisione è comprensibile: ogni anticipo di pensione che non preveda penalizzazione è a carico della collettività. Nel caso di “quota 103” (che ammette il cumulo) infatti si prevede l’applicazione del metodo contributivo e si istituisce un tetto all’importo della pensione anticipata, che non può essere superiore a quattro volte il trattamento minimo (che per il 2024 è stato fissato in 598,61 e quindi il tetto della pensione con “quota 103” è di 2394,44 euro) fino alla maturazione dei requisiti di età e per la pensione di vecchiaia.

Fino al requisito di vecchiaia

La non cumulabilità è prevista, a partire dal primo giorno dalla decorrenza della pensione e fino a quando non si maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia. L’Inps, tra l’altro, si impegna a informare i propri utenti sul regime di incumulabilità della pensione con i redditi da lavoro, al momento in cui comunica il provvedimento di liquidazione della pensione, in applicazione del principio di trasparenza dell’azione amministrativa.

Infatti, i pensionati con “quota 100”, “quota 102” o pensione anticipata flessibile (prestazione ottenibile da chi abbia un’età anagrafica non inferiore ai 62 anni e un’anzianità contributiva non inferiore a 41 anni), prima del compimento dell’età prevista per il pensionamento di vecchiaia, sono tenuti a dichiarare all'Inps eventuali redditi da lavoro, sia dipendente che autonomo, che potrebbero influire sull’incumulabilità della pensione.

Quota 100 è un sistema per l'accesso alla pensione che permette di anticipare l'uscita dal lavoro. Questo accade quando la somma tra l'età del lavoratore e il numero di anni di contributi accreditati è 100. Un esempio è un soggetto di 60 anni di età e 40 di contributi o 61 anni di età e 39 di contributi. Per andare in pensione con quota 102, invece, sono richiesti 64 anni di età e 38 di contributi.

Tabella pensioni

La soglia di 5.000 euro

La normativa stabilisce un’eccezione per i redditi da lavoro autonomo occasionale, purché non superino i 5mila euro di compensi lordi annui. In questo caso, cioè se il reddito da lavoro non supera i 5000 euro all’anno, il cumulo è consentito.

L’Istituto ha provveduto a ricordare le circolari numero 11 del 2019 e numero 117 del 2019 come documentazioni nelle quali si possono trovare maggiori informazioni. Per calcolare il limite dei 5mila euro lordi vengono considerati i redditi annuali che derivano da lavoro autonomo occasionale.

Vengono inclusi anche i redditi che si possono ricollegare all'attività svolta nei mesi dell'anno che precedono la decorrenza della pensione oppure nel periodo che viene dopo il compimento dell'età necessaria al fine di ottenere l'assegno previdenziale di vecchiaia.

In caso di mancato rispetto del regime di non cumulabilità, l’Inps è tenuta a sospendere la pensione e a recuperare le mensilità pagate indebitamente.

Tabella pensione

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