Pensione di reversibilità per i vedovi: ecco di quanto aumenta l'assegno

L'assegno in questione sarà erogato insieme alla pensione di reversibilità

 Pensione di reversibilità per i vedovi: ecco di quanto aumenta l'assegno
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I vedovi titolari di una pensione di reversibilità possono vedere l'importo mensile aumentare fino a 634 euro. I soggetti in questione ai quali è venuto a mancare il coniuge e sono riconosciuti come invalidi civili al 100% possono beneficiare di un incremento del loro assegno pensionistico. Questo aumento non deriva da una semplice maggiorazione della pensione, ma è collegato all’Assegno per il nucleo familiare, il quale, sebbene sostituito dall’assegno unico per i figli, rimane valido per le famiglie senza percettori di tale assegno. La maggiorazione in questione è conosciuta come assegno integrativo di vedovanza. Per ottenere questo beneficio, è fondamentale soddisfare determinati requisiti e presentare la domanda corretta. Continuate a leggere per scoprire i dettagli e i passaggi necessari per accedere a questa importante agevolazione.

I requisiti

Per accedere all'assegno integrativo di vedovanza, è fondamentale soddisfare alcuni requisiti specifici. Innanzitutto, il richiedente deve essere vedovo o vedova di un lavoratore impiegato, che può essere un dipendente pubblico o privato, un collaboratore a progetto (co.co.co.) o un autonomo iscritto alla Gestione separata. È inoltre necessario essere riconosciuti come invalido civile al 100%, attestate da una certificazione che dimostri l'incapacità totale a svolgere attività lavorativa. Un altro requisito cruciale è la percezione di una pensione di reversibilità, che rappresenta il presupposto fondamentale per poter richiedere l'assegno. Inoltre, è essenziale considerare l'aspetto reddituale. Infatti, il reddito annuo del richiedente deve essere inferiore a 37.325,55 euro, come indicato nella tabella n. 19 dell'ANF, consultabile nella circolare Inps n. 65 del 15 maggio 2024.

L'importo

L'importo della maggiorazione varia in base al reddito annuo. In particolare, per chi ha redditi fino a 33.274,22 euro, la maggiorazione ammonta a 52,91 euro, mentre per redditi compresi tra 33.274,23 e 37.325,55 euro, la maggiorazione è di 19,59 euro. Pertanto, chi riceve la maggiorazione di 52,91 euro vedrà un aumento totale di 634,92 euro annui, mentre per chi beneficia dell'importo di 19,59 euro, la maggiorazione annua sarà di 235,08 euro. Assicurarsi di soddisfare tutti questi criteri è essenziale per migliorare la propria situazione economica.

Presentare la richiesta dell'assegno

In quanto alle modalità per presentare la richiesta dell'assegno integrativo di vedovanza. La domanda deve essere inoltrata all'Inps insieme a quella per la pensione di reversibilità. In alternativa, è possibile fare la richiesta in un secondo momento tramite un'apposita domanda di ricostituzione. In quest'ultimo caso, l'Inps potrà erogare gli arretrati fino a un massimo di cinque anni, per un totale che non superi i 3mila euro. Una volta concesso, l'assegno di vedovanza sarà erogato insieme alla pensione di reversibilità.

La modalità di pagamento dipenderà dalla condizione lavorativa del beneficiario. Se il beneficiario è un lavoratore dipendente, l'importo verrà direttamente accreditato in busta paga dal datore di lavoro, il quale avrà poi il compito di richiedere il rimborso della somma all'Inps. Se il beneficiario è un pensionato, l'importo sarà versato direttamente a lui.

È importante notare che, in caso di decesso del coniuge beneficiario dell'assegno di vedovanza, la somma residua verrà trasferita agli eredi. Queste disposizioni garantiscono una maggiore sicurezza economica anche in situazioni difficili.

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