I punti chiave
La pensione è una preoccupazione comune. Si fa sempre più urgente la necessità di assicurarsi delle entrate dignitose per godersi il meritato riposo. A questo proposito possiamo affermare che il montante contributivo, ovvero il capitale che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni "lavorati" sul quale poi verrà calcolata la pensione, è di circa 137 mila euro per i dipendenti privati. Uno studio della Corte dei Conti analizza 11 figure-tipo che risultavano occupate il 31 dicembre 2020. La proiezione basata sui dati Inps descrive un trattamento adeguato solo per coloro che lavorano nelle Forze armate e i dipendenti del settore sanitario.
Lo studio
L’analisi della Corte dei Conti parte da un campione Inps che complessivamente presenta «circa 1.700 posizioni assicurative di soggetti che al 31 dicembre 2020 avevano 40 anni, con 92 mila individui assicurati, rappresentativi di 800mila soggetti». Isolando poi lavoratori attivi che rientrano nel sistema di calcolo interamente contributivo, è stata individuata «una platea di 575 posizioni assicurative per corrispondenti 56mila giovani rappresentativi di una popolazione di quarantenni assicurata pari a 486mila unità».
Le figure analizzate
Le figure che rientrano nell’analisi riguardano: lavoratori e lavoratrici dipendenti private, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, parasubordinati, mobilitati e disoccupati, operatori sanitari, statali, personale scolastico e, infine, appartenenti alle Forze armate.
I risultati
Il rapporto mette in evidenza diseguaglianze importanti tra le varie proiezioni pensionistiche. Si legge nel report che vi sono figure le quali “presentano posizioni molto rassicuranti" a discapito di altre. Come anticipato, Forze armate e dipendenti del settore sanitario hanno un montante contributivo con un valore mediano rispettivamente di circa 235mila e 178mila euro. I dati sono basati su “retribuzioni medie che si collocano molto al di sopra di quelle presentate dalle altre tipologie di lavoratori”. I lavoratori statali e le lavoratrici del settore privato hanno uno "zaino" previdenziale poco sopra i 100mila euro.
Gli ultimi in classifica
Le altre categorie lavorative, quindi 6 su 11 analizzate, non raggiungono la soglia di queste due ultime figure citate, tra questi troviamo i commercianti, i lavoratori del comparto scuola e gli artigiani.
Ultimi nella “classifica” con un’importante incertezza dal punto di vista previdenziale, si posizionano gli autonomi, i parasubordinati e i coltivatori diretti. Un dato preoccupante riguarda le retribuzioni lorde inferiori a 20 mila euro, ovvero 235 posizioni su 575 esaminate, quindi il 40,8%. Tra questi soggetti il 28% sono giovani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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