Gian Piero Scevola
Otto nuovi avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura di Napoli, che indaga sul campionato di calcio 2004/05, inquinato dalla cosiddetta cupola Moggi. Tra i destinatari del provvedimento ancora lex designatore arbitrale Paolo Bergamo e larbitro Massimo De Santis, già coinvolti nelle prime notifiche del maggio scorso. Raggiunti dallinformazione di garanzia anche il presidente della Reggina Lillo Foti, e gli arbitri Andrea De Marco e Tiziano Pieri, nonchè gli assistenti Giorgio Nicolai e Sandro Rossomando. Per sei partite si ipotizza il reato di frode sportiva attraverso la designazione di arbitri compiacenti, tutte e sei con protagonista la squadra calabra: Reggina-Brescia (1-3, arbitro Racalbuto), Reggina-Cagliari (3-2, Rosetti), Reggina-Palermo (1-0, Pieri), Udinese-Reggina (0-2, De Marco), Sampdoria-Reggina (3-2, Dondarini) e, infine, Palermo-Reggina (1-1, Pieri).
Il fascicolo degli investigatori napoletani sarà ora esaminato dal capo dellufficio indagini federali Francesco Saverio Borrelli, che, con le richieste di deferimenti al procuratore federale Palazzi, aprirà di fatto il secondo processo allo scandalo del calcio, questa volta però davanti alla Disciplinare e non alla Caf, non essendo coinvolti dirigenti federali.
«La mole di lavoro rispetto alla prima inchiesta è meno ingente e cè meno frenesia. Non parlerei di seconda tranche dellinchiesta, direi piuttosto che il mio ufficio sta effettuando un ulteriore accertamento», il commento di Borrelli.
Lex magistrato di Mani pulite ha comunque escluso lipotesi di unindagine sistematica: «Ogni qualvolta ravvisiamo uninfrazione al regolamento, cerchiamo di indagare nei limiti degli strumenti che abbiamo a disposizione. Lo scudetto? Non sta a me decidere a chi assegnarlo e se assegnarlo, la cosa non mi riguarda».
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