A gennaio il clima di fiducia dei consumatori è crollato. Secondo i dati pubblicati oggi dall'Istat, l'indice è infatti calato a 84,6 da 85,7 registrato lo scorso dicembre. L'istituto di statitisca ha spiegato che si tratta del livello più basso dall’inizio delle serie storiche cominciate nel gennaio del 1996. A gennaio il record negativo segnato dal clima di fiducia dei consumatori ha, infatti, di due minimi storici assoluti: hanno toccato i livelli più bassi dall’inizio del 1996 sia l’indice sul clima di fiducia corrente sia quello sul clima personale, ovvero giudizi ed attese sulla situazione economica delle famiglie, opinioni sul bilancio familiare, opportunità attuali e future di risparmio.
Il 2013 parte sotto il segno del pessimismo. Era almeno da diciassette anni che in Italia i consumatori non esprimevano opinioni così "nere". L'effetto Monti si fa sentire sui consumatori che, dopo tredici mesi di misure fortemente recessive e politiche di austerity, non vedono ancora la fine di quella crisi economica che li sta mettendo in ginocchio dal 2008. Non solo il premier uscente non è riuscito a risollevare il Paese, ma ha addirittura fatto piombare il sistema Italia in una profonda recessione da cui è sempre più difficile uscire. Secondo il report dell'Istat, infatti, sono diminuite tutte le macro componenti della fiducia: cala quella personale (da 90,7 a 89,3), sia, in misura più lieve, quella relativa al clima economico generale (da 72,9 a 72,7). Scendono anche l’indicatore del clima corrente (da 91,4 a 90,9) e quello riferito alla situazione futura (da 78,0 a 77,1). "Guardando agli orientamenti sulle condizioni dell’Italia - spiega l'istituto di statistica - peggiorano leggermente sia i giudizi sia le aspettative sulla stato economico del Paese". Non solo. Si deteriorano, inoltre, le attese sulla disoccupazione. Anche le opinioni e le previsioni sulla condizione economica della famiglia peggiorano. "In particolare i saldi dei giudizi sul bilancio familiare e sulle opportunità attuali di risparmio sono in peggioramento, mentre le possibilità future risultano stabili", ha concluso l’Istat rilevando un deterioramento del saldo delle opinioni sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo.
A livello territoriale, il clima di fiducia è aumentato lievemente nel Nord Ovest, mentre è diminuito nel Nord Est, al Centro e nel Mezzogiorno.Per quanto riguarda il lavoro l'indice delle retribuzioni orarie è cresciuto dell'1,7% rispetto a dicembre 2011. L'aumento è stato dell'1,5% nella media annuale 2012, la più bassa dal 1983.
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