Franco Sala
La professoressa di matematica indagata per corruzione di minorenni e per atti sessuali con minori nellormai nota scuola media di Nova Milanese nellimmediatezza cercò di urlare la sua innocenza. Adesso, a venti giorni dalla presunta vicenda a luci rosse con cinque suoi studenti, è psicologicamente a terra. E ammette: «Solo ora, forse, mi sto rendendo conto del dramma che vivo. Penso a tante cose che riguardano quellorribile storia».
Al momento sul piano giudiziario la prof ha rilasciato solo dichiarazioni spontanee ai carabinieri di Desio, i quali hanno inviato il resoconto in Procura a Monza. Il fascicolo è sulla scrivania di Antonio Pizzi, il capo della Procura. «Io assicura linsegnante molisana non so ancora esattamente di cosa sono accusata. Non ho fatto niente. Ero completamente vestita. Non vedo lora di chiarire tutto davanti al magistrato. Purtroppo non posso svelare particolari che potrebbero inquinare o condizionare le indagini, in ogni caso al vostro quotidiano posso assicurare che io in quellaula cercavo di difendermi e di non guardare».
Quando le chiediamo di spiegarci comè è caduta in trappola ci risponde che spiegherà «tutto alla magistratura. Quando sarò interrogata ufficialmente alla presenza del mio avvocato». E aggiunge: «Voglio che venga alla luce tutta la verità. Vi farò sapere. Questa storiaccia è stata montata allennesima potenza. Nessuno si rende conto daver distrutto una persona. I miei genitori hanno fatto tanti sacrifici per mantenermi gli studi e, alla fine, sono stata annientata. A darmi il colpo di grazia ci ha pensato il preside della scuola che, ancora prima di un pronunciamento della giustizia ordinaria, ha parlato di me assicurando che questa persona non fa parte del nostro mondo...».
Intanto Pizzi, dopo le dure prese di posizione dei primi giorni, si mostra notevolmente più cauto. «Finora - si limita a dire abbiamo sentito tutte le persone informate sui fatti. Il preside, linsegnante deducazione fisica (che avrebbe scoperto la scenetta hard) e i ragazzi. In ogni caso, stiamo verificando attentamente i riscontri in nostro possesso, mentre altri li stanno eseguendo». Quando gli chiediamo, però, di spiegarci cosè che adesso non torna quando tutto pareva tanto chiaro, il Procuratore capo fa un cenno di diniego con la testa. «Non posso rispondere conclude -.
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