La prima battuta è già fulminante: «Sarò una delle Carlo's Angels». Lei, Katia Follesa, la bionda, insieme alla rossa Miriam Leone e alla mora Elettra Lamborghini, formerà il trio delle agenti del capitano Conti nella terza serata del Festival, giovedì 13. A Katia, ovviamente, spetta la missione comicità, ironia, sberleffo. Del resto da Zelig a Buona la prima! a Comedy Match passando per vent'anni di show, la sua verve comica l'ha sviscerata in tutti i modi.
Insomma, Katia, il suo compito sarà destrutturare il cerimoniale del Festival.
«Assolutamente. Giocherò molto con l'improvvisazione, osservando quel che succede nelle sere precedenti... con una spalla come Conti mi viene facile».
Beh, di spunti, tra ritiro di Emis Killa, follie di Fedez e strali su Tony Effe, ce ne sono fin troppi...
«In effetti... Ma a Sanremo ci sono sempre polemiche, non mi turbano. Comunque il rap non si può censurare, non avrebbe senso. Il rap ha sempre denunciato qualcosa di malato».
E lei ha qualcosa da denunciare? Tutti vanno a Sanremo a portare un messaggio...
«Giammai. Il monologo no... basta con questa storia che al Festival bisogna per forza dire qualcosa di serio. E poi io non sono una monologhista né una stand-up comedian. Porto solo leggerezza e me stessa, una donna come tutte le altre, non stereotipata, vicino alla casalinga o alla segretaria».
I suoi messaggi li porta avanti fuori dalla tv, come l'impegno per la prevenzione delle patologie cardiovascolari?
«Certo, sono testimonial dell'Ospedale San Donato dove mi hanno curata alla perfezione. Soffro di cardiomiopatia ipertrofica. Invito tutti a sottoporsi a controlli, a fare anche i test genetici, la diagnosi precoce salva la vita. Sostengo in tutti i modi la ricerca scientifica. C'è un nuovo farmaco che permette in alcuni casi a persone affette dalla mia stessa patologia di evitare l'intervento chirurgico».
Come si fa a sorridere quando si è malati?
«A parte che sono portata a sdrammatizzare, comunque ora sto bene e quindi è più facile riderci su. Magari non posso fare sport a livello agonistico, però chissenefrega. Preferisco andare a chiacchierare con i bambini malati di leucemia».
Si può sorridere anche quando ti prendono in giro gli hater perché sei in dieta per motivi di salute?
«Dietro ai social c'è tanta solitudine, ma è un tema su cui non si può scherzare. Mi sono battuta, almeno, per costringere alcuni siti che vendono diete dimagranti a togliere la mia immagine fake».
Sul palco di Sanremo idealmente porterà anche Valeria (Graci)?
«Certo. Nonostante quello che è stato scritto (sulla rottura del sodalizio Katia&Valeria che le ha lanciate all'inizio della carriera), noi non abbiamo mai litigato, abbiamo semplicemente intrapreso due vite diverse, ma ci siamo state sempre l'una per l'altra, anche a distanza. Tanto che ora siamo in tour teatrale con lo spettacolo Ma non dovevamo non vederci più?».
Anche con il suo ex compagno Angelo Pisani, i rapporti a distanza funzionano?
«Siamo una coppia separata molto unita. Lasciandoci ci siamo potuti dedicare ognuno a se stesso e nostra figlia Agata non ne ha sofferto. È una scelta che abbiamo fatto in tre».
E come si tiene a bada un'adolescente di 15 anni figlia di due attori comici?
«Quando nasci in una famiglia che ti porta nei teatri fin da piccola, diventa tutto naturale. Abbiamo un bel dialogo e per fortuna non vuole fare l'attrice».
Invece, ci sarà una sfida a distanza con Geppi Cucciari che sarà con Conti la sera dopo di lei?
«Ma no, lei è mia amica e sarda come me... Io per metà. Ci siamo messaggiate: Peccato che non siamo nella stessa sera. Ci conosciamo dai tempi della Scuola di Grock. Ce lo meritiamo tutte e due quel palco».
Lo guardava il Festival con i suoi genitori da piccola?
«Poco. Perché all'epoca era una roba per vecchi, l'ho visto l'anno di Luis Miguel. Per fortuna adesso ci sono tanti giovani, anche quest'anno con il mio Carlo's».
Dopo Sanremo?
«Torno con il mio amato Comedy Match ad aprile sul Nove e poi a novembre debutto con uno show teatrale tutto mio».
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