Protesta contro le strisce gialle

Luciano Gandini

Le strade di Genova sembrano non aver mai pace. Prima con la vernice blu a dipingere i posteggi del centro, ora con quella gialla a delimitare le corsie preferenziali per il mezzo pubblico a Sampierdarena. Non sono passate nemmeno due settimane dall'attuazione del provvedimento e la gente è già scesa in piazza. Ieri, infatti, si sono radunate quasi un centinaio di persone in piazza Masnata, a Sampierdarena, per protestare contro la corsia gialla di via Walter Fillak e di via Paolo Reti. Da quando è stato attuato questo provvedimento, dicono, non si respira più. Le precedenti due corsie sono diventate una e la coda da Sampierdarena sembra quasi arrivare fino a Certosa, senza soluzione di continuità. Il «corridoio di qualità», come viene chiamato in gergo la corsia gialla, poi è sempre deserto. Di qui passano solo le linee Amt 7 e 8, quest'ultima addirittura con un orario ridotto. Promettono una nuova manifestazione le promotrici della protesta Lucia Gaglianesi e Loredana Meduri, che accusano: «In via Walter Fillak c'è una centralina per la rilevazione dell'inquinamento, ma i dati restano un mistero».


Presenti anche i consiglieri di Forza Italia della Circoscrizione Centro Ovest Barbara Barabino (che indossa un cartello provocatorio «strisce bianche per tutti») e il capogruppo Angelo Messina che già il 27 marzo scorso aveva presentato una interrogazione in Circoscrizione senza ottenere alcun seguito.

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