La protesta di Terra contro le pubblicità illegali nel settore delle auto

Questa mattina gli attivisti dell'associazione hanno manifestato a piazza Venezia presentando un rapporto che è stato trasmesso anche all'Iap

Questa mattina Piazza Venezia è stata invasa da migliaia di modelli di automobili e dalle mascotte dell'associazione Terra. Un risveglio diverso per i residenti e per i commercianti, che si sono trovati davanti tantissime persone che protestavano contro le emissioni di CO2 e le pubblicità illegali delle auto. Trenta attivisti si sono mossi sventolando lo slogan «Vietato calpestare il pianeta» e presentando un rapporto sulle pubblicità non a norma, nell'ambito della campagna sull'efficienza energetica nel settore.
Il titolo del rapporto è stato «Venditori di fumo» perché secondo i manifestanti gli slogan non rispettano la legge per quanto riguarda le informazioni ai consumatori, su consumi di carburante ed emissioni di CO2. Non le riportano o lo fanno solo in forma scarsamente visibile.
«Il 91 per cento delle pubblicità analizzate dal rapporto è illegale - spiega Daniel Monetti, coordinatore di Terra -. L'industria automobilistica continua a farsi beffa della salute di cittadini e ambiente, negando ai consumatori la possibilità e il diritto di fare una scelta oculata e sostenibile, per il portafoglio e per l'ambiente».
Secondo l'associazione su un campione di 492 inserzioni esaminate, solo il 9 per cento può essere considerato conforme alla normativa. Il 5,68 per cento non riporta notizie, mentre la stragrande maggioranza, l'85,6 per cento delle pubblicità, le riporta in dimensioni non facili da leggere.
Terra ha così trasmesso un esposto all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), all'Unioncamere e alle Camere di Commercio delle città sede dell'indagine per denunciare 96 differenti pubblicità illegali, che fanno riferimento ad altrettanti modelli di automobili. Inoltre i responsabili dell'associazione hanno proposto alcune integrazioni al DPR che regola le pubblicità in questo settore, suggerendo una formulazione più chiara, basata sulla scala graduata a colori già usata per indicare l'efficienza energetica degli elettrodomestici.

Non è da dimenticare, infatti, che in Italia le emissioni di gas serra sono aumentate del 7,1 per cento, invece di diminuire come è avvenuto nella maggioranza dei paesi europei. Il dato preoccupante è rappresentato proprio dai trasporti su strada, responsabili di quasi il 70 per cento della crescita delle emissioni di gas a effetto serra tra il 1990 e il 2007.

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