New DelhiAnche se gli sforzi sono ora concentrati a Ovest, Fiat continua a rafforzarsi in India. Dopo due anni, lalleanza con Tata Motors (nella foto, il numero uno Ratan Tata) comincia a dare risultati concreti grazie allintroduzione di nuovi modelli sul mercato asiatico. Lultima aggiunta al catalogo si chiama Grande Punto, il fiore allocchiello della rinascita di Fiat, che sbarca nei concessionari indiani nelle versioni benzina e diesel. Prodotta nello stabilimento comune di Ranjangaon sarà venduta a un prezzo molto contenuto che parte da 400mila rupie (circa 6mila euro per la cilindrata 1.2) in virtù dellelevata quota di componenti fabbricati in loco: quasi il 90% a fine anno. Lutilitaria disegnata da Giugiaro, che ha venduto 1,6 milioni di unità nel mondo, affiancherà Linea, lanciata 4 mesi fa, e Palio, che pur non essendo mai riuscita a sfondare in India, continua a essere prodotta e anche esportata.
«Qui il mercato dellauto non è crollato come in Russia, ma si è mantenuto costante spiega Silverio Bonfiglioli, responsabile del gruppo Fiat per i Paesi emergenti, presente al lancio avvenuto ieri a New Delhi e anche questanno si prevede un volume totale di circa 1,5 milioni di veicoli venduti». Secondo Rajeev Kapoor, il manager indiano a capo della joint-venture paritetica, lobiettivo di Grande Punto è conquistare una quota del 12% nel segmento delle vetture a due volumi, particolarmente affollato per via dellarrivo dei nuovi modelli di Hyundai, Maruti, Skoda e Honda. Il che significa una produzione di 2.000-2.500 vetture al mese di cui un 10% destinato allesportazione, per ora prevista solo in Sudafrica. Un traguardo possibile dato che, come spiega Bonfiglioli, «il segmento C+, che include anche Linea, è leggermente calato, mentre quello delle piccole cilindrate è cresciuto grazie alla classe sociale media che ha mantenuto un notevole potere di acquisto». Nonostante il rallentamento della domanda, Linea ha tuttavia ricevuto unaccoglienza positiva. Da febbraio ne sono state vendute circa 1.200 al mese, «come stimato a Torino», aggiunge il manager italiano che prevede anche unulteriore espansione dellimpianto di Ranjangaon per raggiungere la piena capacità di 200mila auto lanno, «possibilmente entro il 2015».
Non è escluso che, in futuro, Fiat e Tata sviluppino insieme nuovi modelli. «Siamo appena partiti dice ancora Bonfiglioli - e in questa fase si sta ancora lavorando per rafforzare la rete di vendita». Sono saliti a un centinaio i concessionari comuni dove sono esposti i modelli Fiat e Tata Motors.
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