Quando il disservizio corre sui binari

Daniele Petraroli

Ormai parlare di trasporto pubblico è come sparare sulla Croce rossa. Dopo il blocco della metro B fra Monti Tiburtini e Rebibbia di due giorni fa (causato dal surriscaldamento di un pantografo), ieri sulle due linee si sono registrati nuovi gravi problemi. In mattinata ha cominciato la A. «Nelle prime ore della mattinata, sulla linea - recita il comunicato ufficiale di Met.Ro. - si sono registrati considerevoli rallentamenti del servizio nelle due direzioni, con una situazione ritornata normale attorno alle ore 8». La causa? Questa volta si è parlato del malfunzionamento di un trasformatore «con ripercussioni sulla segnaletica che regola il transito dei convogli».
Nel pomeriggio, invece, è stato il turno della B, tra le fermate Quintiliani e Rebibbia. Ben cinque stazioni chiuse. Questa volta, però, non c’è stata alcuna informazione ufficiale ai mezzi d’informazione. Solo uno scarno comunicato tra le ultim’ora del sito di Atac. Il motivo? «Stop causato da un guasto tecnico per il quale si è reso necessario l’intervento di una squadra di mantuenzione». Una risposta standard, insomma, che appare regolarmente ogni volta che si blocca la metro. Quale che sia la vera motivazione, l’unica cosa certa sono stati i pesanti disagi per i passeggeri costretti a utilizzare i bus sostitutivi messi a disposizione dall’azienda. Nulli per il momento, dunque, gli effetti del contratto di servizio firmato mercoledì con la Regione Lazio. Nota a margine: il giorno del concertone con Billy Joel e Bryan Adams migliaia di turisti stranieri sono rimasti increduli davanti ai cancelli sbarrati della metro B-Colosseo al termine dello spettacolo.
«Non c’è pace per gli utenti del trasporto pubblico romano - l’intervento del capogruppo della Dc alla Pisana Fabio Desideri -. Dopo il disallineamento di un carrello del metrò, il guasto alle linee di contatto, il problema alla linea elettrica, l’interruzione di corrente, il guasto a uno scambio, l’arresto in galleria per cause da accertare, il blocco per lavori improvvisi a un binario (solo per citare alcune recenti disfunzioni della “cura del ferro” propinataci dal centrosinistra), l’ignoto “guasto tecnico” e il “guasto al trasformatore” ci mancavano proprio. Nel frattempo il Campidoglio che fa? Tace. Ma siamo pronti a scommettere che, fra non molto, diffonderà l’ennesimo sondaggio fatto in casa da cui si evincerà che i mezzi pubblici funzionano».
E di disagio in disagio passiamo alle corse Cotral per l’aeroporto di Fiumicino. Dal 10 luglio, infatti, i bus notturni tra la stazione Tiburtina e il Leonardo da Vinci sono passati da 8 a 4. Con notevoli problemi per i passeggeri dei voli charter (che atterrano anche a tarda sera) e per i lavoratori dell’aeroporto.
Chiusura, infine, sul tormentone delle ferrovie ex concesse. Roma-Viterbo. Nonostante i «sondaggi» di Met.Ro., che qualche giorno fa parlavano di passeggeri più soddisfatti per il servizio nel semestre dicembre-maggio, anche ieri sono saltate 30 corse urbane e 3 extraurbane. Roma-Pantano.

Dal primo agosto e fino al 3 settembre drastica riduzione delle corse (di orario estivo parla Met.Ro.). Ora i trenini passano ogni venti minuti. Chiusa fino a domenica (dal 24 luglio), poi, la tratta Porta Maggiore-Laziali per lavori di manutenzione.

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