Ennesimo incidente lungo i dissestati marciapiedi di via Assarotti. La settimana scorsa un anziano signore è inciampato in una delle decine di lastre sconnesse della trafficata e centrale arteria cittadina, riportando profonde ferite al volto, al naso e agli arti. L'uomo è stato soccorso dai passati e dai negozianti che hanno provveduto a chiamare la Croce Rossa e i vigili urbani, prontamente intervenuti sul luogo dell'incidente. «Non è certo la prima volta che lungo il marciapiedi di via Assarotti e quelli di piazza Manin e corso Armellini si assiste a rovinosi capitomboli di questo tipo - commenta Luciano Ardoino, proprietario del negozio Pensieri e Parole con i fiori e candidato alle comunali per Forza Italia -. Nell'arco di quattro anni, cioè da quando lavoro qui, le dottoresse della farmacia accanto (quella Del Castello, ndr) e il sottoscritto siamo stati costretti a prestare aiuto ad almeno dieci tra donne e uomini, quasi tutti di una certa età, volati per terra a causa di questi maledetti lastroni di pietra sconnessi: tempo fa è stata la volta di Ernesto Pigollo, residente in corso Magenta, che è stato portato all'ospedale dove gli hanno dato una decina di punti sulla fronte. E tutte le volte abbiamo chiamato i tecnici della A.S.Ter (Azienda Speciale del Comune di Genova che si occupa di manutenzione di infrastrutture stradali e impiantistiche) per rimettere in squadra i pietroni. Cosa che, a dire il vero, è sempre stata fatta con rapidità».
«Il problema - aggiunge la dottoressa Luisa Rizzitelli, titolare della farmacia - è che però di tapulli non ne possiamo più. Sia il marciapiede di sinistra che quello di destra di via Assarotti, ma anche quelli di corso Armellini, sono diventati una vera e propria trappola, soprattutto per le persone più anziane. Occorre che il Comune intervenga una buona volta per rinnovare completamente l'impianto lastre».
Richiesta condivisa a gran voce da tutti i residenti della zona. «Lo scorso mese, proprio in corso Armellini, all'altezza del Supermercato Sigma - racconta Monica Iughetti - io e mio marito abbiamo soccorso un frate ultra ottantenne che, complice una delle solite lastre sconnesse, si è rotto il naso e ferito profondamente il mento e lo zigomo destro: il poveraccio è finito all'ospedale. Ormai bisogna camminare con gli occhi a terra per evitare di inciampare. Nessuna delle lastre è in linea e molte sono addirittura rotte e basculanti. Tutto ciò e scandaloso, anche in considerazione del fatto che qui nel corso si trova l'Istituto per ciechi Davide Chiossone e che l'età media della popolazione di questo quartiere è una delle più elevate della città».
«Recentemente, i tecnici e i mezzi del Comune hanno provveduto a riasfaltare una porzione del selciato di piazza Manin e di corso Armellini - fa eco Enrica Raggi, residente in corso Armellini - ma nessuno ha pensato di rimettere a posto i marciapiedi. Forse sarebbe stato meglio dare la precedenza a questi ultimi».
Preoccupazione e proteste, e la sensazione malcelata che tanto indignarsi o denunciare non serva a nulla. Questo e quanto emerge dagli animi dei cittadini di un quartiere un tempo pulito ed ordinato, ma ormai ridotto all'abbandono, o quasi.
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