Dimitri Canello
da Treviso
Mancava soltanto il calcio. Dopo basket, rugby e pallavolo, che hanno monopolizzato i rispettivi campionati facendo incetta di trofei, adesso anche il dio pallone irrompe nella Marca. I problemi non mancano visto che, paradossalmente, proprio il Treviso, neopromosso in serie A, dovrà abbandonare lo stadio Tenni per trasferirsi in blocco a Padova. Ieri a Claudio Sinigaglia, vicesindaco della città del Santo, è stata recapitata la lettera di richiesta ufficiale a firma del presidente Ettore Setten e del direttore generale Giovanni Gardini per la concessione dello stadio Euganeo in vista della prossima stagione di serie A.
Un passo dovuto e prevedibile, nonostante le speranze della Provincia e le dichiarazioni in senso opposto del prosindaco Gentilini, che minaccia di non votare più i parlamentari della Lega nel caso in cui non venga concessa la deroga per il Tenni. Il Treviso Calcio, dunque, sarà costretto a emigrare a Padova, mentre rugby, basket e volley continueranno a difendere i colori della città al Palaverde e al Monigo: «Dispiace per il Treviso spiega il capitano della Sisley Volley Samuele Papi , è una beffa essere riusciti a conquistare la serie A ed essere costretti a spostarsi al primo anno fra le grandi. Sono felice per i miei amici Gallo e Chiappara, che giocheranno contro Juve, Milan e Inter. Lo meritavano. Noi siamo orgogliosi di rappresentare la città a grandi livelli e siamo convinti che arriveranno altre vittorie. Con la maglia della Sisley ho vinto tantissimo e la cosa più bella è riuscire a rinnovare continuamente la ricerca di nuovi stimoli».
Otto scudetti, quattro coppe Italia, tre coppe dei Campioni, una coppa delle Coppe, due Supercoppe europee, cinque Supercoppe italiane e quattro coppe Cev. E questo è soltanto il volley. Il rugby maschile ha dominato la scena negli ultimi anni, collezionando ben 11 trionfi in campionato e vincendo tre coppe Italia. Il capitano del Benetton Alessandro Troncon accoglie a braccia aperte la novità calcistica: «Compatibilmente con i miei impegni, andrò sicuramente a vedere qualche partita del Treviso Calcio. Però mi dispiace che non possano giocare al Tenni. Trovo ingiusto che una squadra che ha conquistato la promozione in serie A sia costretta a emigrare. Treviso è un esempio per tutta l'Italia. Vinciamo in tutti gli sport rispettando le regole, gestendo bene le risorse e penso che anche il calcio potrà fare molto bene».
Il trionfo, nonostante gli addii di Marconato, Messina e Bulleri, si completa su tutta la linea con il basket (quattro scudetti, sei coppe Italia, due coppe Saporta e tre Supercoppe italiane) e con il rugby femminile (19 scudetti). La città, insomma, è pronta a una nuova indigestione di sport. E ieri, intanto, il presidente Ettore Setten ha formalizzato altri due colpi. Antonio ed Emanuele Filippini sono gli ultimi due gioielli di una campagna acquisti a cui mancano soltanto due tasselli, uno per l'attacco e l'altro per la difesa: Dino Fava e William Viali.
Le due trattative sono a buon punto.
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