Per questi reality ci vuole un fisico bestiale

A uno viene un’ernia. A un altro l’ulcera. All’altro ancora un’ischemia. A una pigliano gli attacchi di panico. All’altra una forma acuta di stress. Insomma, si buttano in avventure estreme e poi non hanno il fisico per sopportarle. Eh si, quest’anno i due reality in onda stanno disseminando un malato e un ritirato dietro l’altro. La settimana scorsa, addirittura, per Massimo Ciavarro, naufragato nell’Isola, si è ventilato un rischio di morte. Salvo poi rassicurare tutti e salutare il pubblico in diretta dal suo letto d’ospedale. L’ultima defezione in ordine di tempo è stata quella - ieri sera - della sinuosa showgirl Natalia Bush che ha abbandonato La talpa, il reality di Italia Uno, per raggiunto limite di sopportazione dei disagi.
Ma che succede? Sono i concorrenti di queste edizioni a non avere un fisico bestiale o un po’ ci fanno, tanto per rendere più drammatiche la loro avventure e acchiappare ascoltatori bramosi di sangue? L’ardua sentenza spetta agli spettatori che, ormai scafati da anni di reality e di programmi più o meno sinceri, sono ancora contenti - e gli alti ascolti lo dimostrano - di appassionarsi alla vita di naufraghi, grandi fratelli, agenti segreti, fattorie e via dicendo. Degli amori, delle liti, delle amicizie, che nascono e muoiono in un ristretto gruppo di persone che devono convivere per tanto tempo in un posto ristretto. In fondo, tutto è un racconto. E pazienza se qualcuno calca la mano. E se poi si aggiunge il forte maltempo come in questi ultimi giorni, il dramma è assicurato. Del resto, i produttori ogni anno devono studiare qualcosa di nuovo per appassionare il pubblico e più che scegliere concorrenti interessanti, inventarsi ultime spiagge, prove d’appello, tentazioni o diminuire ancora le razioni di cibo, non è che si può fare.
Comunque, dopo sette puntate, sull’Isola siamo già a sei concorrenti ritirati, di cui cinque per problemi fisici o psicologici. Alla Talpa, dopo quattro puntate, siamo al primo abbandono, quello appunto della Bush che ieri sera, in diretta, ha detto di essere troppo provata... magari saranno state anche le troppe avance dell’attore hard Trentalance.
Tra i naufraghi che Robinson Crusoe non vorrebbe avere come compagni di sventura, il primo a dare forfeit è stato Giucas Casella. Una scena madre: lui che non vuol tornare a casa dall’Honduras, che sostiene di avere solo un leggero malessere per aver riversato troppa energia (è un mago, ricordiamo) a un collega. In realtà, corre forti rischi, viene diagnosticato un rischio di ischemia, i famigliari lo convincono a lasciare. Poi è la volta di Antonio Cabrini che si scopre un’ernia al disco e torna a casa lasciando in questo reality un segno ben più flebile delle sue famose gesta come calciatore.
Anche Flavia Vento non ce la fa, ma non per problemi fisici: teme per la sua salute mentale, sostiene di aver avuto degli attacchi di panico. Insomma, finora, i maschietti si sono mostrati più deboli a livello fisico, mentre le donne hanno retto meno a livello psicologico. Pure Davide Bressan, nella truppa dei non famosi del reality di Raidue, lascia per un dolore al nervo sciatico. Infine si arriva a Massimo Ciavarro. E, qui, si consuma il dramma per eccellenza. Addirittura con la minaccia di ricorrere alle via legali contro la produzione. L’attore è stato vittima di un’ulcera perforante (la causa, non chiara, sembra sia l’assunzione di medicinali a stomaco vuoto). Trasportato in ospedale, è stato operato e poi trasferito a Miami per la convalescenza. Nell’ultima puntata di lunedì si è collegato via telefono per rassicurare i famigliari e i compagni del suo stato di salute. «Ho messo alla prova il mio fisico da cinquantenne, che ha reagito alla grande - ha detto in diretta -. In pochi nella mia situazione ce l’avrebbero fatta, l’hanno detto anche i medici. Sono stato operato in Honduras da uno staff medico di grandi capacità, ora mi sto rimettendo in sesto. L’ho scampata e sto bene». Un vero colpo di teatro. Che ha fatto impennare gli ascolti.

Tanto che l’Isola, nonostante sia arrivata alla sesta edizione, mantiene un pubblico da faville e regala ottimi risultati al secondo canale. Insomma per ogni malattia, pianto, crisi isterica, infortunio, ricovero, qualche punto in più di share. Che dire: ben vengano le disgrazie... E chi non ha un fisico bestiale, se ne può tornare a casa.

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