"La democrazia è fatica, si costruisce ogni giorno"

Mattarella davanti ai presidenti delle assemblee. "Il Parlamenti tutelano i valori di libertà e pace"

"La democrazia è fatica, si costruisce ogni giorno"
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«La pace si costruisce con la democrazia, ma la democrazia è fatica di ogni giorno». Il maltempo che sta flagellando il Nord risparmia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato alle 19 e pochi minuti al Museo di Castelvecchio per l'inaugurazione del 22mo incontro dei presidenti delle Camere basse del G7. Accolto dal padrone di casa, il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana («da Verona parte un nuovo modo per cercare di raggiungere, attraverso il dialogo, la pacificazione», dice), Mattarella ha stretto la mano del governatore Luca Zaia e del sindaco di Verona Damiano Tommasi poi si è rapidamente infilato nel Museo, dove l'attendevano gli ospiti della kermesse, la presidente dell'Europarlamento Alexandra Metsola in testa, che sui social si fa ritrarre vicino a Ruslan Stefanchuk, presidente della presidente della Camera ucraina Verkhovna Rada «È un amico, un fermo sostenitore dei nostri valori comuni e un vero europeo. Il Parlamento europeo e i Parlamenti del G7 sono fermamente e orgogliosamente al fianco del popolo ucraino». La giornata è iniziata con i cinque bilaterali a Palazzo del Podestà del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, con gli omologhi di Giappone, Usa, Canada, Francia e Ucraina. «Conseguire una pace giusta, è interesse di tutti, guardando anche alle future generazioni», ribadisce il numero uno di Montecitorio davanti ai giornalisti.

Sul tavolo tre temi cruciali: la pace, l'intelligenza artificiale, i rapporti con l'Africa. E pace fa rima con Ucraina. «L'esplosione delle guerre in Ucraina e Medio Oriente è stata un brusco risveglio per l'Europa. E la situazione nel Mar Rosso impatta fortemente sulla libertà e sulla sicurezza dei commerci», ricorda l'inquilino del Quirinale, ripartito da Verona già alle 20 per impegni istituzionali. «La Russia cerca di distruggere ciò che nel tempo abbiamo costruito, ovvero un ordine internazionale fondato sul diritto, sul dialogo, sulla pace, per valori condivisi». Un ordine «purtroppo violato in numerose altre occasioni» e «che è stato barbaramente infranto».

Da qui l'appello alle istituzioni europee: «I Parlamenti nazionali tutelano valori come democrazia, libertà e pace e legiferano sulla base di scelte che hanno unito gli Stati in forme sempre più avanzate di cooperazione. Le complessità geopolitiche, economiche, tecnologiche richiedono nuove forme e nuovi strumenti - sottolinea il capo dello Stato - Soluzioni che devono essere accompagnate da un alto grado di esigente legittimazione democratica, di condivisione e comprensione da parte dei cittadini. Nessun Paese può pensare di risolvere da solo le questioni globali connesse alla crescita economica, alle sfide delle migrazioni o a quelle sempre più complesse dell'Intelligenza artificiale e della sicurezza cibernetica, con i suoi rischi, come le minacce ibride e i cyberattacchi, ma anche con le sue le opportunità». Il capo dello Stato ricorda «Davide Sassoli, indimenticato presidente del Parlamento Europeo», cita un passaggio dei suoi ragionamenti, quando l'europarlamentare Pd «sottolineava che i nostri sistemi democratici devono costantemente adattarsi ed evolversi per soddisfare le nuove realtà che affrontiamo - ricorda Mattarella. La democrazia si costruisce ogni giorno, dobbiamo essere coraggiosi, non dobbiamo averne paura.

Chi opera nei parlamenti ne è consapevole e sa che questo è un compito ineludibile di lealtà verso i propri concittadini. Oggi al vertice degli Speaker delle Camere del G7 a Verona è attesa il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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