Marco Zucchetti
Tutti in piazza a difendere la fede. Calcistica, ovviamente. Sono partiti per le Nuove Crociate del Pallone i tifosi delle squadre coinvolte in Calciopoli. Come Genova e Messina lo scorso anno, anche Firenze, Roma, Torino e, nei prossimi giorni, Milano, stanno diventando teatri della protesta dei gruppi ultras.
La situazione più tesa si è registrata nel capoluogo toscano, dove nel pomeriggio un folto gruppo di supporter viola si è radunato allo stadio Franchi. Da qui si sono mossi due cortei - scortati dalle forze dellordine in tenuta antisommossa - con obiettivi la stazione ferroviaria di Campo di Marte e il centro tecnico federale di Coverciano. Il primo gruppo ha invaso la stazione, radunandosi sui binari e bloccando la circolazione dei treni. Uniniziativa sulla falsa riga dellinvito a «tagliare in due lItalia, sdraiandosi sullAutostrada del Sole», mosso ai tifosi fiorentini dal regista Franco Zeffirelli. «Questa sentenza non va discussa, va annullata - aveva dichiarato Zeffirelli, tifosissimo viola -. La furia di Firenze è totale».
E la furia viola si è manifestata nel pomeriggio a Coverciano, dove in oltre 2mila hanno fatto irruzione nel centro sportivo della Nazionale. I tifosi hanno invaso il campo di allenamento formando la parola «Basta» e tolto da un pennone la bandiera della Figc al grido di «Via lItalia da Firenze». Cori anche contro lex ct Marcello Lippi, contro la Juventus, la Roma e, naturalmente, contro il commissario federale Guido Rossi, «artefice» della retrocessione in B.
Così, mentre ultras laziali e juventini promuovono sui loro siti iniziative comuni di «petizioni, boicottaggi e azioni giudiziarie», si preannuncia meno accesa, anche se altrettanto decisa, la protesta dei tifosi rossoneri.
I milanisti, che finora non avevano ancora espresso il proprio dissenso per una sentenza «troppo penalizzante», hanno infatti organizzato una manifestazione per giovedì prossimo, giorno del raduno della squadra a Milanello e vigilia dellesame dei ricorsi alla Caf. Appuntamento in piazza della Scala, alle 17,30, per quella che i capi ultras hanno annunciato come «uniniziativa della Curva, ma aperta a tutti e assolutamente pacifica».
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