Lo pneumatico invernale ha subito unimpennata nelle vendite tanto da far parlare di «fenomeno». Le ragioni di questo successo vanno ricercate, prima di tutto, nella validità del prodotto che in pochissimi anni ha avuto unevoluzione tecnica immediatamente percepita dagli automobilisti che si sono dotati per la stagione invernale della «scarpa giusta» per la stagione. Linverno appena trascorso non è stato caratterizzato da nevicate copiose, eppure in Italia sono stati venduti oltre 6,5 milioni di pezzi contro i 4,5 milioni del 2010. In due anni le vendite sono più che raddoppiate. Bisogna comunque ricordare che ogni vettura monta quattro pneumatici, quindi le gomme invernali sono riuscite a equipaggiare poco più di un milione e mezzo di auto.
Assogomma, il Gruppo produttori di pneumatici (nella foto, il direttore generale Fabio Bertolotti), e Federpneus stimano che circa il 15% del parco circolante sia già dotato del doppio treno di gomme estivo e invernale, e tenendo conto che in Italia il circolante è di circa 36,5 milioni (fonte Aci), cè ancora un ampio margine di crescita per lo pneumatico invernale. Le vendite di «invernali» sono certamente aumentate grazie alle qualità del prodotto in grado di rispondere alle esigenze degli automobilisti in termini di sicurezza in primis, ma anche comfort e praticità. Un forte impulso è derivato dalle ordinanze locali emanate dagli enti di proprietà o di gestione delle strade. Il nuovo Codice della strada prescrive, infatti, che «i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve e ghiaccio».
Secondo esponenti delle Forze dellordine, lentrata in vigore delle ordinanze ha contribuito a ridurre lincidentalità e la criticità della circolazione durante la stagione invernale. Gli automobilisti, a questo punto, dovrebbero in questi giorni ritornare dal gommista e provvedere al cambio gomme estivo/invernale.
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