nostro inviato a Cannes
Evitare di bussare a mille porte per raccogliere il materiale necessario per realizzare filmati, documentari, libri, riviste, articoli sulla storia d'Italia dall'inizio del 1900 ad oggi. Ecco, in sintesi, lo scopo dell'accordo appena siglato tra Rai Trade e l'Istituto Luce e presentato ieri a Cannes, nellambito del MipCom, il mercato televisivo internazionale. Per capire l'importanza della partnership basta pensare che l'Archivio del Luce conserva dodicimila cinegiornali (ricordate le notizie che si guardavano sul grande schermo negli anni Trenta?), seimila documentari e varie tipologie di film sulla vita politica, sociale e culturale del nostro Paese. Di contro Rai Trade gestisce la distribuzione all'estero delle migliaia di ore di produzione della Tv di Stato. Insomma, lavorando insieme, le due società possono fornire a chiunque un archivio immenso di immagini, programmi, video, contributi sonori e audio e fotografie. «Ma l'accordo - hanno spiegato l'amministratore delegato di Rai Trade, Carlo Nardello e l'ad dell'Istituto Luce, Luciano Sovena - prevede anche una alleanza per la commercializzazione dei prodotti home video presenti nei rispettivi cataloghi». In pratica, la società della Tv di Stato curerà la distribuzione nelle edicole, mentre l'Istituto si occuperá di librerie, videoteche, negozi di dischi, cartolerie.
La parte più complicata del progetto resta la digitalizzazione delle tre milioni di fotografie conservate negli archivi del Luce, molte preziosissime, ancora tutte imbustate in cartelline. Il lavoro sarà realizzato nell'arco di tre anni da un gruppo di giovani della scuola di cinema dell'isola grazie a un accordo con la Regione Sicilia (presente ieri a Cannes il governatore Raffaele Lombardo) e ai contributi europei di cui gode.
Infine il progetto prevede anche delle coproduzioni tra cui film dossier su Papa Giovanni XXIII (che sará presentato al Festival di Roma il 26 ottobre), sulla storia del Fascismo e sulla Marina Italiana.
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