Satira e nostalgia sono due dimensioni difficili da mettere daccordo. Ci proverà da domenica (per 9 puntate che forse diventeranno 18) Gene Gnocchi, di ritorno in Rai (da Sky) con LAlmanacco del Gene Gnocco. Si tratta di una surreale rivisitazione del leggendario Almanacco del giorno dopo che Paola Perissi ha condotto su Rai 1 tutti i giorni dal 1976 al 1992. Il «nuovo» Almanacco - in onda settimanalmente su Rai 3 alle 23.35 in una scenografia vintage - sarà ricco di rubriche come loriginale, solo virate sul comico, tra lonirico e il sottilmente corrosivo, come nella natura del conduttore. Si accavalleranno così, in unora di trasmissione, «Il santo della settimana» (per domenica è previsto Lele Mora), «Lintervento chirurgico della settimana» (operazione metaforica, ad esempio, a Fabrizio Corona), «Purtroppo non avvenne» (dedicata a un fatto mai accaduto, ragion per cui stiamo peggio), «La laurea honoris causa della settimana», «Lescort della settimana», «La volksmusic della settimana» (unhit-parade teutonica) e altre scorribande satiriche sempre diverse (molte delle quali, però - lo si è intuito ieri dalle dichiarazioni di Gnocchi - accomunate da un anti-berlusconismo di fondo).
Brenda Lodigiani, limitatrice di Arisa, sarà linviata speciale (per esempio a Porto Cesareo, dove la statua di Manuela Arcuri si è messa «a recitare»), mentre i personaggi «rubricati» o intervistati della prima puntata saranno Pupi Avati, Roberto Cavalli, Lapo Elkann, Maurizio Gasparri, Francesco Rutelli e molti altri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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