Randagismo, le promesse dimenticate di Marrazzo

Valeria Arnaldi

«Un’offesa, una presa in giro, un atto di incoscienza». L’Associazione Animalisti Italiani è furiosa per la proposta di bilancio della Regione Lazio per l’anno 2006, che non prevede gli stanziamenti, promessi dal presidente Piero Marrazzo in campagna elettorale, per la prevenzione del randagismo. «I diritti degli animali ancora una volta sono stati usati a fini elettoral-pubblicitari - dice Ilaria Ferri, direttrice dell’associazione - le promesse fatte sono state dimenticate proprio quando è arrivato il momento di tradurle in pratica. La finanziaria nazionale ha previsto l’erogazione di oltre 4 milioni di euro a regioni e comuni per prevenire il randagismo. La Regione Lazio neanche un centesimo. È una vergogna, perché sono in ballo i diritti di esseri viventi che non hanno voce per difendersi. Inoltre, si tratta di una piaga sociale».
Roma vanta il triste primato di capitale dei crimini legati allo sfruttamento degli animali, a cominciare dall’accattonaggio, praticato da molti nomadi nelle vie cittadine. «Quello degli animali usati per impietosire i passanti e ottenere qualche euro di elemosina - prosegue Ferri - è un racket tipicamente capitolino, diffuso ormai in tutto il Lazio. D’altronde, salvo alcuni casi sporadici, è difficile che ci siano interventi mirati a contrastare il fenomeno. Io stessa, che ho denunciato la palese violazione di una richiesta fondi non autorizzata, in via del Corso con 10 cuccioli di cane, lo scorso dicembre, ho dovuto aspettare tre ore e numerosi solleciti prima di ottenere l’intervento della polizia municipale. E sapevo a chi rivolgermi. Cosa avrebbe potuto fare un cittadino comune? Solo desistere».
Roma e il Lazio per i quattrozampe sembrano essere davvero inospitali. Decine le telefonate che, ogni giorno, arrivano alle sedi delle associazioni animaliste per denunciare il mancato - ma istituzionalmente garantito - servizio veterinario pubblico notturno o del fine settimana, così come il soccorso in caso di incidenti che coinvolgano animali, la repressione di maltrattamenti, il sequestro di cuccioli vessati e sfruttati. «C’è bisogno di interventi pianificati, sterilizzazioni pediatriche, servizi efficienti, e, soprattutto, di chiarezza. Nel canile della Muratella a Roma, da anni sono pronte le sale operatorie, che, però, non sono mai state consegnate all'Asl RmD. Ogni intervento è fatto presso privati con alti costi per la Regione».


Alle richieste degli animalisti risponde il presidente della commissione Bilancio della Regione Lazio, Claudio Mancini (Ds): «Sarà mia cura sollecitare l’assessorato affinché su questo ambito di competenza regionale e delle Asl vi sia la giusta attenzione. Cercheremo di fare in modo che nel prossimo bilancio, in via d’approvazione, sia previsto uno stanziamento che consenta di cominciare ad affrontare seriamente i tanti problemi del settore».

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