Ranieri: «Per lo scudetto ci siamo»

da Firenze

«Peccato,avevamo la vittoria in pugno. In questo risultato c'è un pizzico di rimpianto ma così è il calcio,a volte sei martello e a volte incudine - confessa Claudio Ranieri comparando questo pareggio con lo stesso risultato conseguito dai suoi 15 giorni orsono all’Olimpico contro la Roma -. Dovevamo curare maggiormente il possesso palla e concretizzare quelle due, tre occasioni che ci sono capitate nella ripresa. Comunque si tratta di dettagli perchè ai miei giocatori non posso rimproverare nulla. Siamo un squadra in crescita, neanche io so quali siano davvero i nostri limiti. Garantisco che lotteremo fino alla fine,anche se l'Inter oggi sembra su un altro livello. Cercheremo di stargli addosso, di braccarla, se a marzo, quando le competizioni internazionali entreranno nel vivo, saremo sempre lì, allora ...». Ranieri spiega di aver deciso sabato sera la squadra col 4-4-2: «Iaquinta e Trezeguet si stanno integrando molto bene, ma anche Del Piero mi ha soddisfatto. La scelta di rinforzare il centrocampo è stata determinata dalla volontà di non lasciare troppi spazi sulle fasce laterali».
Resta il fatto che Alex non deve aver gradito, anche se proprio da Iaquinta gli arriva un messaggio positivo: «Lui è fondamentale nel nostro gioco, lo aspettiamo». Ranieri esamina poi gli episodi: «Sulla rete di Iaquinta se l'assistente avesse segnalato il fuorigioco di Trezeguet non sarebbe stato da censurare».
Prandelli recrimina: «Alcuni episodi si commentano da soli, e se uno si comporta in modo corretto e non alza i toni delle proteste dovrebbe essere apprezzato e non condannato.

La Juve ha pensato esclusivamente a difendersi. Il giovedì di Coppa ci ha tolto freschezza e brillantezza ma è uno scotto che vorremmo pagare tutto l'anno. Alla fine abbiamo raddrizzato il risultato. E Vieri è stato ancora una volta decisivo».

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