Ravello, un giardino di delizie diventato salotto della storia

Ravello, un giardino di delizie diventato salotto della storia

Il Viale dell'Immenso scivola dritto tra ortensie regali, pruni e platani, specie floreali rare, vasi settecenteschi e statue bronzee per aprirsi sul Terrazzo dell'Infinito, un balcone naturale con busti marmorei, dove la vista si perde nel blu del mare fino ai monti del Cilento e, a perpendicolo, sulla Costiera Amalfitana. Insieme al Tempietto di Bacco e al Poggio di Mercurio sono l'anima di Villa Cimbrone, «il luogo più bello del mondo», come volle farla diventare a inizio '900 Lord Grimthorpe, quando giunse a Ravello. Acquistò ciò che restava di una casa del Mille, residenza poi di casate nobiliari, e la trasformò in un giardino di delizie con fontane e ninfei.
I giardinieri inglesi insegnarono ai locali la loro arte, oggi vivissima a Ravello, elegante borgo a dominio della costa. Le famiglie ricche di Amalfi vennero qui, fin dai tempi della Repubblica Marinara, a costruire palazzi per il loro riposo. E Ravello li conserva nel suo scrigno.
Qualcuno è diventato un hotel 5 stelle lusso come il Belmond Hotel Caruso, perfetto restauro di una dimora del 1200, riedificata nel '600 e portata a nuova vita dalla proprietà sotto l'egida della Sovrintendenza ai beni architettonici. Teste di angeli, putti, colonne, affreschi del '700, lunette, volte in pietra, cotto antico recuperato; i colori delle 50 camere-suite con balconi e terrazzi a picco sulla costa nei colori rosa e giallo «Napoli»; le gouache con paesaggi marini: il Caruso è la sintesi dell'arte ravellese. E poi giardini digradanti, la piscina a sfioro che si fonde con l'azzurro del mare all'orizzonte, la cucina locale di Mimmo Di Raffaele, la spa, il personale amabile… (mezza pensione in doppia da 1019 euro, sconto 15% da 2 notti; www.hotelcaruso.com).
Altri palazzi nobiliari - Avino, Confalone, Episcopio - e il Duomo romanico - porte bronzee colate a Costantinopoli e mosaici - sono pietre miliari di Ravello. Prezioso, poi, il Museo del Corallo, appendice inaspettata della gioielleria Camo (museodelcorallo.com), sinonimo di monili di tradizione. Sono esposti pezzi eccezionali, tra cui una collana amalfitana del Mille con coralli «a olivella» e un crocefisso del 1510. Caruso produce sandali in pelle e pietre (da 60 euro) manufatti in 10 minuti. Di fronte, Villa Rufolo (villarufolo.it), sintesi di architettura sicula, araba e normanna con elementi del '7-800 come il chiostro e i giardini. Al 16 di via Rufolo, le ceramiche di Vieste, allegrissime, e altre locali su antichi disegni. Dell'Auditorium Niemeyer, in cemento, gli illustri frequentatori di un tempo - Woolf, Lawrence, Gide, ma soprattutto Wagner e Liszt - non sarebbero felici.
Con una passeggiata panoramica di 40 minuti si arriva in costa ad Atrani, minuscolo borgo peschereccio. Piatti di pesce da Savò (tel. 089.872712) sotto le volte di un palazzetto. Amalfi è dopo una curva, con il suo Duomo e il Chiostro Paradiso in stile arabo-siciliano. Intorno, vie animatissime.
L'orgoglio dell'antica Repubblica Marinara - dominatrice di mari e popoli, depositaria del Codice di Navigazione, ideatrice (si dice) della bussola, fondatrice del nucleo originario dei Cavalieri di Malta - si esprime nell'Arsenale (museoarsenaleamalfi.it) con preziose testimonianze esposte sotto navate a volte: qui si costruivano le galee della Repubblica. Accanto, La Scuderia del Duca vende statue del presepe napoletano e carta amalfitana fatta a mano, un'arte imparata dagli arabi utilizzando il cotone; rimane attiva una cartiera nella Valle dei Mulini, dietro la città.
Il limoncello si acquista alla Distilleria Amalfitana, di fronte al Duomo; le scorzette di limone zuccherate e le sfogliatelle, da Pansa (dal 1830). Ceramiche d'autore da Mirkò e alla Caravella, al cui proprietario appartiene anche l'omonimo ristorante, il primo stellato al Sud.
Al tramonto inoltratevi sulle stradine a gradoni che portano in alto, nell'Amalfi più vera, tra le case a tetto piatto ricoperto da pergolati da cui penzolano enormi limoni. Sul percorso, colorate edicole religiose.

In cima, le luci del porticciolo, del promontorio, dell'antica Repubblica e di tutta la costa brilleranno ai vostri piedi. Un presepe riflesso sull'acqua impossibile da dimenticare. Info: www.ravellotime.it; www. amalfitouristoffice.it.

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