«Un referendum deciderà per me»

Marcello Chirico

da Milano

Non c’è solo il referendum sulla devoluzione. In Lombardia, e solo lì, gli elettori verranno invitati prestissimo - praticamente già sabato 11 o domenica 12 - a partecipare ad un’altra consultazione referendaria. E «invito» sarà nel vero senso della parola, perché questa volta la partecipazione sarà assolutamente su base volontaria. Inoltre si potrà partecipare senza dover correre ai seggi, ma con una semplice telefonata, una e-mail, un click su internet, una lettera. Ma, soprattutto, si potrà votare con calma, avendo a disposizione un’intera settimana (praticamente fino a domenica 18 giugno) per pensare alla risposta.
A indire questa nuova consultazione è il governatore-senatore Roberto Formigoni, desideroso di farsi indicare il proprio futuro politico direttamente dai 9 milioni di lombardi che amministra da 11 anni e, in particolare, da quell’elettorato di centrodestra che il 9-10 aprile scorsi gli ha tributato (Formigoni era il capolista di Forza Italia) una messe di voti per farlo entrare in Senato.
Proprio sulla scia di quell’elezione a furor di popolo, Formigoni chiede ora alla sua gente cosa desiderino che lui faccia nel futuro prossimo: ancora il governatore della Lombardia per la terza legislatura consecutiva, oppure il senatore a Palazzo Madama, tra le file di un’opposizione inferiore solo di una manciata di seggi alla maggioranza. Perché un ruolo politico esclude l’altro, per regolamento, e quindi tra un paio di mesi l’attuale governatore-senatore non potrà più godere dell’ubiquità ma dovrà scegliere: Roma o Milano. E Formigoni, come aveva promesso in campagna elettorale, desidera che sia l’elettorato a dirgli cosa fare.
Attraverso appunto un referendum, «pagato interamente dal cittadino Formigoni» tiene sempre a precisare, che durerà da sabato 10 giugno e terminerà la domenica successiva (18 giugno) e al quale si potrà partecipare con diverse modalità: lettere, telefonate ad uno speciale numero verde attivato nei prossimi giorni, fax, e-mail, partecipando ai sondaggi on line di radioformigoni.it (il canale radiofonico web in onda da marzo), ritagliando speciali coupon pubblicati sui quotidiani e fatti poi recapitare al Pirellone.
I dettagli verranno annunciati comunque in modo particolareggiato dallo stesso Formigoni, parecchio sibillino sul proprio futuro («potrebbero esserci sorprese», dice), soprattutto dopo l’incontro avuto ieri a Palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi e nel quale pare che l’argomento principale sia stato il futuro di Forza Italia e della Cdl.

Un futuro del quale Formigoni vuole essere assolutamente protagonista, se è vero che ha ufficialmente proposto al presidente azzurro la propria candidatura a numero 2 del partito. A quel punto Roma potrebbe davvero diventare la sua prossima destinazione. Sempre che la scelta venga confermata dal referendum. O no?

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